La Critica politica - anno V - n. 3 - marzo 1925

PROBLEMI NOSTRI Bonifiche Meridionali Segnaliamo questo articolo in cui Eugenio Azimonti tocca una questione delicata che chiedeva di essere affrontata senza ritardo, con schietta sincerità. Finchè si tratta di prendere delle iniziative e di arrischiare qualche cosa per la redenzione del benedetto Mezzogiorno nessuno si fa avanti: i meridionali badano a far molti bei discorsi ( e non si pµò negare che li sappiano fare I) e i settentrionali pensano ai loro affari.. Quando poi - per un motivo _ o per l'altro, più o meno politico-elettorale - ci sono dei milioni dello Stato da spendere anche laggiù in lavori pubblici o in bonifiche ecco allora che saltano subito fuori molte persone a o/frire i loro servizi, i loro piani e i loro suggerimenti e a costituire i loro bravi Consorzi, questi innanzi tutto. E siccome quasi sempre questa brava gente vien fuori dal settentrione, non si può proprio dire che manchi in Italia spirito di solidarietà nazionale. Ottimo argomento di un bel discorso I Che però non ci convince. Crediamo assai poco in questi Consor_zi di uomini e di enti per opere di bonifica e di colonizzazione che non li riguarda direttamente; i Consorzi, se mai, devono costituirsi laggiù, nel Mezzogiorno, con gente di laggiù, con mezzi tecnici e manuali di laggiù e con la partecipazione anzitutto, morale e materiale, degli enti locali. Sono gl'interessati stessi che dovrebbero, insomma, crearsi il loro piano di bonifica e di colonizzazione, coordinarlo ad altre iniziative ed alle necessità della vita locale e portarlo avanti anche quando per caso i denari dello Stato fossero finiti o l'azione integrativa dello Stato venisse a cessare. Se ciò non avviene, succederà come è sempre accaduto: si baderà a spendere, non importa come e dove, e finito di spendere chi s'è visto s'è visto e il problema delle bonifiche, della colonizzazione e, aggiungiamo, del rimboschimento, della sistemazione stradale ecc., resterà su per giù come prima. Ma lasciamo, per oggi, la parola al nostro Azimonti ehe in materia di colonizzazione agricola e in problemi del mezzogiorno è, indiscutibilmente, un competente. Delle bonifiche nel Mezzogiorno si torna a parlare : questa volta come di problema che si avvierebbe alla sua soluzione. Il < Giornale d'Italia agricolo > nel n. del 21 dicembre u. s. intitola addirittura < La redenzione agraria del Mezzogiorno> un articolo che incomincia testualmente cos): < Un' iniziativa della più alta importanza sociale e nazionale è oggi ufficialmente annunziata. Un gruppo di autorevoli , personalità del quale fanno parte uomini noti per l'amore e là competenza che portano nello studio ~ei problemi agrari meridionali, si è costituito in Comitato promotore per la organizzazione dei Consorzi di bonifica nell'Italia Meridionale e Insulare >. E via di questo passo, facendo nascere nel lettore ingenuo la convinzione che veramente stavolta si farà per davvero. Biblioteca Gino Bianco

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