La Critica politica - anno V - n. 3 - marzo 1925

IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA EUROPEA E IL PROTOCOLLO DI GINEVRA 107 Se si pensa che durante l' ultima guerra, aonostante la giustizia fosse ovviamente dalla parte dell' Inghilterra, l'America fu spesso nn per mettersi dall'altra parte per la questione della sua libertà di commercio con la Germania e probabilmente non sarebbe entrata in guerra, se la Germania non avesse a sua volta violata tal pretesa libertà più che l' Inghilterra, tale preoccupazione sarà lungi dal parer irragionevole. V' è poi da considerare anche le obbiezioni dei Dominions agli articoli del Protocollo inseriti all' ultimo momento onde evitare la secessione del Giappone. È noto che i Dominions come gli Stati Uniti insistono nel mantenere che in materia d' immigrazione essi intendono riserbarsi la massitna e più piena libertà d'azione e di ammettere e non ammettere, secondo le idee loro circa il loro interesse e tenore di vita : in altri termini persistono a riguardar l' immigrazione come una questione domestica; e che il Giappone, non esso soltanto, è d'opposto parere. Quindi per impedir la secessione del Giappone si è deciso che ·anche in questioni, che uno Stato decida dì riguardare come puramente interne, la Lega possa fare inchieste e dar consigli e che sia aggressore chi procede ad atti di fatto, senza tener contò di tali consigli. Ora vero è ad es. che Stati Uniti e Dominions non hanno che star quieti per non esser dichiarati aggressori ; ma se i cons,gli della Lega fossero avversi ad essi ed essi se ne infischiassero e il Giappone procedesse a farsi giustizia da sè, e ciò sapendo di procedere a far cosa che la Lega, cioè l'opinione pubblica mondiale organizzata ha dichiarato giusta, non è chi non veda che ci si verrebbe a trovar di fronte alla secessione dei Dominions dalla Lega e fors'anco a quella dell' Inghilterra, perchè non è supponibile che l'Inghilterra preferisca mettersi in guerra con essi e con gli Stati Uniti, sua prole, piuttosto che con la Lega e col Giappone I Ho dato le ragioni che pesano contro il Protocollo nella sua forma attuale pur nella mente di coloro che più sono favorevoli al successo del suo spirito, trascurando quelle di coloro che sono avversi al Protocollo per gli stessi motivi per cui sono avversi, in linea di principio, a che la Lega diventi cosa seria; e nessuno può sottovalutarne il grave peso. Ve ne sono poi altre di carattere economico. È un fatto innegabile che per l' Inghilterra il mantener.e una flotta capace di intervenire a far valere le decisioni della Lega non importa in qual parte del mondo vorrebbe dire aumentare e non già ridurre le sue spese navali; e che se essa non consente ad au1nentarle, non sono, per le stesse ragioni, disposte ad aumentarle le potenze navali minori. Indubbiamente queste sono obbiezioni che pesano non solo contro il Protocollo ma contro il principio stesso della Lega e che illustrano la cecità umana e la miopia dell' umana immaginazione, in quanto pur se fosse vero che tali aumenti fossero richiesti, il loro costo sarebbe minimo in confronto a quello d' uua guerra. Ma esse sono atte a parer gravi all'indomani d'una grande guerra nel mentre un'altra dalle stesse dimensioni par lontana di qualI Biblioteca Gino Bianco

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