J\lleanza democratica· (APPUNTI) Volendo compendiare in una sola le molte ragioni quelle imm~- diate ; perchè quelle remote e storiche sono qui fuori causa - del deperimento dei nostri partiti di democrazia si potrebbe dire che essa consista in questo : nell'aver trascurato il· metodo democratico a beneficio del semplice contenuto, o, per lo meno, di non averli mandati avanti di pari passo. Con ciò non si dice, naturalmente, che essi abbiano mai ripudiato i postulati formali di ogni democrazia: la sovranità popolare e, in concreto, il suffragio universale, l'eguaglianza dei cittadini e, in concreto, l'indipendenza del magistrato, le libertà pubbliche e, in concreto, l'assenza dell'arbitrio dell'esecutivo, ecc. ecc. non sono mai state oggetto d'un diniego o d'un oblìo formali. Ma, nella realtà, quei partiti si sono comportati come se tutti questi postulati essenziali, in cui riposa lo spirito animatore e l'etica di una democrazia, fossero dati puramente accademici, e come se le esigenze reali della azione li costringessero a scavalcarli e a cancellarli con la sovrapposizione di altri dati. Tali supposte esigenze < obiettive >, le quali in effetti non erano altro che lo specchio della pigrizia e della increatività dei partiti democratici, li hanno condotti ad optare, tra i due poli fra cui sempre si 1nuove ogni azione politica: lo Stato e il popolo, per il primo a danno e con esclusione quasi totale del secondo. In fondo in fondo la nostra de1nocrazia ha, nell'ultimo ventennio, attraversato, in forme grandissime, quello stesso processo di alterazione ideale che, in misura infinitamente più tenùe, ha traversato il movimento socialista. Nei confronti di questo il problema consisteva nel sapere qu<}.lidei due poli per esso essenziali: la classe operaia e la borghesia, dovesse avere nella azione socialista più potenza attrattiva. Riguardo, invece, alla democrazia il binomio prendeva nome di popolo e stato, libertà e autorità. Ma, per entrambi, il porro unum era questo: se la prassi politica dovesse essere sospinta dal basso o anche manovrata dall'alto, se dovesse essere un continuo, e sia pur graduale, rivoluzionarismo o piuttosto un ininterrotto, e anche audacissimo, riformismo. Ora nel riformismo socialista, soprattutto in quello politico, sono rimaste intatte le fresche sorgive di classe, a tal punto che oggi esso si presenta come una genuina democrazia· operaia; ma cosl non è affatto ~accaduto del riformismo democratico. Questo non ha saputo essere liberale, nell'alto e creatore senso del termine.; non è stato, nonostante il nome cos} viribilmente e tradizionalmente eversivo e rigeneratore, radicale; ha avuto-· BibliotecaGino Bianco
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