La Critica Politica - anno IV - n. 12 - dicembre 1924

534 LA CRITICA POLITICA l'espressione autentica della classe dirigente - consente invece di tastare il polso dell' ammalato. La sorte del Governo - la vita o la morte - è legata ad un filo. Per il momento sta a chi tiene quel filo mantenerlo o reciderlo. Per il momento diciamo perchè domani il filo si potrebbe spezzare da se o per l'intervento non desiderato di altri fattori. Orbene attraverso le discussioni e il voto del Senato si è visto chiaro che una decisione non c'è ancora, che si è esitanti e molto esitanti, ma che si è al tempo stesso seccatissimi per le difficoltà e i pericoli che il fascismo ha creato alle istituzioni, piuttosto di contribuire alla loro sicurezza; e che, mentre si teme di dover ricorrere a decisioni estreme si ritiene tuttavia necessario e urgente togliere al fascismo ogni illusione che esso, per se stesso, conti o possa contare qualche cosa nella vita italiana. Si è cosl detto chiaramente al sig. Mussolini che egli è nulla ali' infuori che ·uno strumento della classe dirigente la quale può disfarsene quando vuole e che è necessario che righi diritto se vuol continuare a servire. pita che è arrivato ad ammettere che se il re gli dicesse di dimettersi a lui non resterebbe che andarsene. Solo ha tenuto a far considerare che, di fronte ai pericoli che ancora minacciano e che egli ha dipinto a colori foschissimi, il fascismo è sempre la sola forza che potrà salvare e difendere le istituzioni. È oramai, del resto, l' unica giustificazione che gli rimane. I conserva tori che si preparano alla successione dichiarano nel Giornale d'Italia che è una giustificazione speciosa, e che invece se i:ie dovrà andare appunto perchè si è convinti che, mentre non è più in grado di servire, sta mettendo in pericolo tutto. L'avvertimento del Senato a Mussolini si è concretato, nella votazione che ebbe luogo il 5 dicembre, in 54 voti contrari e 35 astenuti che per la qualità dei personaggi, oltre che per le tradizioni del Senato, valgono quan .. to un voto contrario. Qualche gior- - no dopo nella votazione agli uffici sul progetto di nuovo ordinamento dell'Esercito, il Senato nominava 10commissari contrari contro 4 favorevoli. Gli si è detto che certe sue pose im- Le ultime della cronaca politica. periali non piacciono e non si con- Sono: le dimissioni dell'on. Giunf anno col sistema il quale non può ta da vice presidente della Camera consentire due capi invece di uno,_ in seguito alla richiesta di autorizche l'esercito è del re e solo del re, zazione a procedere contro di lui che la milizia pure deve essere del avanzata dal Procuratore del re di re e inquadrata nell'esercito, che nel.. Milano, respinte è poi accettate; la le mani dell'esercito debbono essere proposta di modifica di urgenza della le armi e non in altre mani, e che in- legge elettorale per un ritorno al Colfine il suo è un Ministero come tutti legio uninominale, presentata alla Cagli altri e soggetto allo stesso desti- mera dall'on. Mussolini. Colle prime, no. Il tono dimesso con cui l'on. Mus- dopo averle respinte baldanzosamensolini ha risposto al linguaggio inso- te proclamando la propria solidarietà lito di alcuni senatori (come l' indu- coll'on. Giunta colle dichiarazioni delstriale Conti, l'ex prefetto di Milano l'on. Orano e coll'apostrofe con cui Lusignoli e i generali Giardino, Zup- il presidente del Consiglio ha invepelli, Caviglia) dice anche che egli stito l'on. Boeri che ne proponeva ha capito l' antifona. L'ha tanto ca- l'accettazione, il fascismo s'è accorBiblioteca Gino Bianco ' --

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