La Critica Politica - anno IV - n. 12 - dicembre 1924

• i ... IL CONCETTO ETICO DELLA NAZIONE IN RENAN E IN MAZZINI 525 conquista, colla gelosia dell'altrui giusta potenza: guastato di tanto che oggi, dall'Inghilterra e dalla Francia in fuori, non v'è forse Nazione i cui confini corrispon~ano a quel disegno. Ma il disegno di Dio si compirà sénza fallo. Le divisioni naturali, le innate spontanee tendenze dei popoli, si sostituiranno alle divisioni arbitrarie sancite dai tristi governi. La Carta d'Europa sarà rifatta. La patria del Popolo sorgerà, definita dal voto dei liberi, sulle rovine della Patria dei re, delle caste privilegiate. E allora, il lavoro dell'Umanità verso il miglioramento comune, verso la scoperta e l'applicazione della propria legge di vita, ripartito a seconda delle capacità locali e associato, potrà compirsi per via di sviluppo progressivo, pacifico : allora, ciascuno di voi, forte degli affetti e dei mezzi di molti milioni d' uomini, parlanti la stessa lingua, dotati di tendenze uniformi, educati dalla stessa tradizione storica, potrà sperare di giovare coll'opera propria a tutta quanta l' Umanità >. Poco avanti ancora ripete agli operai : < Oh miei fratelli 1 amate la Patria. La Patria è la nostra casa : la casa che Dio ci ha data, ponendovi dentro una numerosa famiglia che ci ama e che noi amiamo, colla quale possiamo intenderci meglio e più rapidamente che con altri, e che per la concentrazione sopra un dato terreno e per la natura omogenea degli elementi che essa possiede, è chiamata a un genere speciale d'azione. La Patria è la nostra lavoreria : i prodotti della nostra attività devono estendersi da quella a beneficio di tutta la terra; ma gli strumenti del lavoro che noi possiamo meglio e più efficacemente trattare stanno in quella .... Lavorando per la Patria, noi lavoriamo per l'Umanità: la Patria è il punto d'appoggio della leva che noi dobbiamo dirigere a vantaggio comune ». Sostituite al < disegno di Dio >, che impedisce ad alcuni di vedere il senso positivo del Mazzini, le predisposizioni naturali geografiche, per i di cui rapporti coll'evoluzione e l'attività dei singoli popoli, i tedeschi hanno compilato voluminosi trattati e inventata un 'apposita parola, l' antropogeografia, e voi trovate nel Mazzini la concezione più moderna della necessaria solidarietà dei popoli per la varietà dei loro prodotti di scambio nelle diverse parti del globo, quale è propugnato dalla teoria economi~a dei liberisti. Ma nel tempo stesso fermate la vostra attenzione sul1' indissociabile concetto mazziniano dell'Unità etica ed economica delle Nazioni e della loro speciale missione, ossia funzione, di collaboratori al Progresso dell' Umanità, non pensabile se non messa in rapporto con le loro condizioni di territorio, di clima e di situazione geografica. 1 Alto si levava per lui, e necessario, sulle Nazioni riscattate e composte a Unità, l'ideale della Società delle Nazioni. Diceva nella Giovine Italia sino dal 1832: < Associazione di tutti i Popoli, di tutti gli uomini liberi in una missione di progresso che abbracci f Umanità>. E nello stesso anno, rivolgendosi ai tedeschi : < Uomini dell' Allemagna, noi avreBiblio eca. Gino B1anco

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