IL CONCETTO ETICO DELLA NAZIONE IN RENAN E IN MAZZINI 523 funzionale del territorio nella storia delle genti e l'ammette subordinatam~nte nella conclusione : < Nè la t~rra, nè la razza fanno una nazione. La terra, il territorio, fornisce il substratum, il campo di lotta e di lavoro : l' uomo dà l'anima >. In apparenza le conclusioni del Renane del Mazzini si equivalgono: in che la differenza ? La differenza sta tutta in quella primigenia e non pià mutata con- . cezione mazziniana della Giovane Italia: < Nazione è parola che rappresenta Unità >. La qua:Ie ritorna nello scritto del 1871 : < La nazfone è un tutto organico per unità di fine e di facoltà, ecc.> È in queste parole la grande superiorità e la mirabile intuizione del pensatore italiano, di cui si può ben ripetere oggi, se!lza ombra di iperbole, la epigrafe del Bovio : < auguratore e contemporaneo della posterità> / Il Renan, per via d'el1minaziòne degli altri fattori, da lui detti materialistici, dopo essere giunto alla idea dell'essenziale elemento etico costituente una Nazione, s'è arrestato a mezz'aria a contemplarlo, avulso dal suolo e dalle funzioni della vita: la Nazione è un'anima in genere, un quid incorporeo, senza un organismo concreto operante, senza individualità distinta, una entità metafisica. Giuseppe Mazzini, invece, la vede subito incarnarsi e funzionare in altrettante unità distinte, quali sono e saranno appunto nella storia moderna le Nazioni. Il grande apostolo e agitatore politico, il quale dopo la Giovane Italia, pensò a fondare, come fece nel 1834 tra i vari esuli conosciuti in Svizzera, una Giovane Germania, una Giovane Polonia, una Giovane Svizzera e a federarne i delegati nella Giovane Europa, non concepisce I' anima delle Nazioni metafisicamentP, ma come una formazione naturale di altrettante anime distinte e cooperanti. Il Renan si ferma all'idea; il Ligure va oltre : pensiero e azione. Perciò la sua ideologia, se la spogliate del linguaggio mistico, che ne vela la praticità, è positiva e scientifica concezione della universale solidarietà umana, resa necessaria dalle diverse condizioni di suolo, di clima, di prodotti, di opportunità topografiche, di tradizioni e di ~ttitudini etniche ; per cui nella pluralità e diversa indole e situazione topografica delle Nazioni egli ravvisa come una preor- _ <linazione divina, provvidenziale : sono come gli artefici di una grande cooperativa, a ciascuno dei quali, per la legge economica e culturale della distribuzione del lavoro, è assegnata una propria missione (traducete, se più vi piace: funzione) per il bene comune dell' Umanità. ·voi trovate, come per tutte le altre concezioni mazziniane, l' intuito sicuro di questa necessaria, anche se inconsapevole, cooperazione delle 1 singole parti del globo e di ogni famiglia di genti al progresso dell' Umanità, nella sua stessa originaria concezione della Giovane Italia. Non -è la sua una concezione da settario, che limita i fini della sua azione a combattere i governi del momento e a sollevare il popolo per fare indipendente e una la sua nazione, isolatamente vagheggiandola libera e Biblioteca· Gino ··anca ,
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