I • LA SITUAZIONE POLITICA IN INGHILTERRA 511 a tutti gli altri. Vi sono ben 270 collegi in cui la maggioranza antilaburista è più che doppia e ben 100 collegi in cui è poco men che doppia della laburista e nei quali è concepibile che si voti per liberali ma non per laburisti. Inoltre non è nell' interesse degli stessi conservatori e delle forze progressive ma non socialiste tra i laburisti che il liberalismo scompaia come partito. Non è nell' interesse dei conservatori che in future elezioni gli elettori stanchi di loro non abbiano altra scelta che votar pei laburisti, ed è chiaro a quelli tra costoro che non sono acciecati da dogmi catastrofici, che, appunto perchè è impossibile sperare in una maggioranza propria, la possibilità di serie riforme progressive è condizionata dalla cooperazione coi liberali o con forze delle classi medie ed alte capaci ~di staccarsi dai conservatori e compiere la funzione dei liberali. Si può calcolare che in condizioni normali i liberali ponno contare su un minimo di 4.000.000 di voti e che i laburisti non ponno sperare di diventar maggioranza che conquistando tutti i voti liberali e tutti quegli elettori indipendenti, il 30 ¼ degli elettori che con le loro oscillazioni determinano le variazioni nei verdetti delle urne. Basta porre le cose cos} per vederne la fantastica inverosimiglianza. E queste non sono ancora che considerazioni negative. Occorre esser ciechi per negare che il liberalismo abbia una funzione permanente positiva, che nessuno degli altri due partiti può compiere. È assurdo che i conservatori, il cui nucleo è dato da coloro che vivono o tendono a vivere di redditi alti e stabili, quindi più o meno interessati a posizioni monopolistiche, acconsentano sul serio a prender loro l' iniziativa di scalzare tali posizioni. Essi tenderanno se mai a rafforzarle sia col protezionismo, sia col legare al proprio carro le leghe degli operai delle industrie cui si accordasse la protezione, sia coll'accrescere le arbitrarie restrizioni all' immigrazi~ne degli stranieri, sia col rafforzare la Camera dei Lordi. E se è assurdo che si possano attuare le riforme specificamente socialiste propugnate dai laburisti senza accrescere il costo di produzione e il costo della vita in modo fatale pel paese, non resta se non pensare che i bisogni la cui insoddisfazione e la cui urgenza spiegano il laburismo, debbano essere soddisfatti mediante riforme che intaccano le posizioni monopolistiche, senza intaccare ed anzi rafforzando ed emancipando le energie creatrici delle iniziative individuali. Sia il socialismo che il conservatorismo conducono a posizioni monopolistiche e a riduzione di ricchezza, nonchè, in ultima istanza, di sicurezza e di pace : solo una politica veramente liberale accresce per tutti le opportunità di creare e di partecipare ai benefizi della creazione di valori ed è a un tempo progressiva e stabilizzatrice e sopra tutto nè incoraggia espansionismi aggressivi nè provoca gelosie aggressive all'estero. II liberalismo è quindi una permanente essenziale valvola di sicurezza e il tentativo di sopprimerlo in cui convengono laburisti e conservatori - quelli per arrivare a una indipenBiblioteca· Gino s·anco · '
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