La Critica Politica - anno IV - n. 12 - dicembre 1924

' 510 LA CRITICA POLITICA porzionale ogni seggio conservatore vale 19.504 voti ; ogni seggio liberale 89.51~; ogni seggio laburista 38.980. D'altra parte è certo che, ove fossevi stata la proporzionale, il corpo elettorale non avrebbe raggiunto Io· scopo di darsi un governo a maggioranza di partito stabile ed adeguata. Tutto sommato per altro il significato del voto attuale non differisce sostanzialmente da quello dell'anno scorso: l'elettorato respinse nel 1923 sia il protezionismo sia if socialismo (leva sul capitale), considerando quest'ultimo come il minor pericolo ; nel 1924 ha fatto lo stesso considerando però il socialismo come il maggior pericolo e in più affermando il desiderio di governo duraturo. Potrà parere un paradosso, ma il fatto si è che il corpo elettorale si è sostanzialmente in tre elezioni successive pronunciato per una politica liberale pur non sapendo o non volendo concentrarsi sul partito che una tal politica particolarmente rappresenta e propugna. Vuol questo dire che il liberalismo è morto o che il. laburismo sta per prenderne il posto? Vuol questo dire che alle future elezioni o quando il paese sarà stanco dei conservatori avremo un governo a 1naggioranza socialista e in pratica padrone di far ciò che vuole ? Sarebbe un semplicismo enorme il crederlo. Anzitutto sarebbe un errore il credere che tutti i voti laburisti siano voti sociali.sti, voti di elettori che seriamente credono nella socializzazione dei principali mezzi di produzione e di scambio. In massima si tratta di voti di elettori operai, cons_ci della solidarietà di classe in questioni specificamente operaie, ma comprendenti in sè ogni varietà di fede politica su tutte le altre questioni; di un nucleo di voti operai e trade-unionisti, avente a sua volta a nucleo il gruppetto intellettuale specificamente socialista dei Fabiani e dell' lndipendent Labour Party; e intorno al quale gravit-ano i voti di molti simpatizzanti e malcontenti provenienti dai liberali e dai conservatori. Nessuno può credere seriamente che questioni come la nazionalizzazione delle miniere e delle ferro vie· o questioni che toccano la sicurezza e l'unità dell' Impero non troverebbero moltissimi pronti a secedere piuttosto di seguire l'ala estrema. Nessuno può credere che il 1nilione di voti liberali che spiega in massima il. 1nilione· di voti in più ottenuto. dai laburisti significhi un milione di conversioni al socialismo ; esso significa solo un milione di persone che, convinte dell' impossibilità di una vittoria del loro partito e della in~sistenza di un immediato pericolo socialista, preferiscono votare per i laburisti anzichè per i conservatori. Inoltre, sebbene sia probabile che vi sieno ancora collegi conquistabili dai laburisti, è difficile ammettere che, specie con un sistema elettorale integrato dalla proporzionale o dal ballottaggio, ma anche con l'attuale sistema anomalo, i laburisti riescano mai ad ottenere più di 200 sui 670 seggi della Camera dei Comuni e tanto meno ad ottenere una maggioranza adeguata propria : e ciò per la ragione fondamentale che i collegi in cui vi sono forze laburiste concentrate sono in minoranza di fronte Bibliote.caGino Bianco ' -- \

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