La Critica Politica - anno IV - n. 12 - dicembre 1924

LA SITUAZIONE POLITICA IN INGHILTERRA 509 protesta, conformemente alle istituzioni di Ramsay Macdonald a' suoi funzionari, di pubblicarla appena si fosse convinti della sua autenticità. E nondimeno il lunedì successivo Ra~say Maçdonald in un_ discorso in cui a ogni parola si sentiva la preoccupazione di conciliare lo sforzo di non scontentar l'ala estrema e quello di non scandalizzare il paese e di dire il vero, a un tempo quasi negava l'autenticità della lettera e incolpava i funzionari suoi dipendenti di troppa fretta e d'altro lato ne affermava la competenza e la buona fede, così intensificando l' impressione che egli cedesse a pressioni esterne, che ei financo fosse poco cavalleresco co' suoi funzionari e perfin poco sincero e che ad ogni modo gli mancava, nella migliore delle ipotesi, l'equilibrio del vero uomo politico. Tutto questo scatenò una vera ondata di indignazione antilaburista che provocò ai laburisti non l'atteso aumento di 50 ma una perdita di 40 seggi e che coinvolse nel disastro sopratutto il partito liberale. In una lotta che era così diventata non più lotta su questo o quel ·programma di riforme, ma lotta tra socialismo e non socialismo, tra chi voleva che il paese rimanesse padrone de' suoi destini e chi era sospetto di cedere a pressioni comuniste e perfino a forze straniere bolsceviche, non c'era posto per un partito di moderazione e di equilibrio come il liberale; e per di più questo aveva co1nmesso l'errore di non presentar candidati in più di 250 collegi, confessando così di non creder possibile una vittoria propria. E qua e là qualcuno cercò organizzare patti tra liberali e conservatori sì che, per evitare che il_candidato laburista riuscisse approfittando del dissidio tra gli altri due, in ogni collegio si dovesse votare pel candidato liberale o pel conservatore a seconda che, a norma delle precedenti votazioni, quello o questo paresse aver più probabilità di vittoria. Se n'ebbe per conseguenza che, confessando i liberali di non aspirare alla maggioranza, molti tra di essi a centinaia di migliaia preferirono addirittura votare pei conservatori e molti, anche più, pei laburisti e che i voti liberali invece che 5.250.000 come nel 1923, scesero a 3.000.000. Vi furono inoltre 800.000 più elettori che nel 1923 ; e vi furono 2.000.000 di votanti di più, ~he si può dire andarono quasi tutti a beneficio dei conservatori, specie da parte dei recenti battaglioni di elettrici. Ecco una tabella circa i risultati delle elezioni rispettivamente nel 1923 e nel 1924. 1923 1924 Elettori 19.847.755 20.641.342 Votanti 14.461.802 16.639.760 Conservatori 5.497.426 7.864.402 Laburisti 4.372.47 4 5.508.482 Liberali 4.262.264 2.929.571 Trascuriamo le cifre relativamente insignificanti degli indipendenti. Vi è così da un lato, una somma di voti non conservatori di oltre un milione superiore alla somma dei voti conservatori e d'altro lato un voto· laburista che è all' incirca un po' meno della metà del voto non socialista. Occorre per altro considerare anche che data l'assenza di proBiblioteca Gino Bianco

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