502 LA CRITICA POLITICA reazione a una mancata rivoluzione di massa, il partito repubblicano, ii quale non avrebbe potuto prima sognar di capeggiare codesta rivoluzione, non poteva assumersi neanche la funzione opposta di reazione e di ritorno su posizioni antitetiche classiste, cioè di reazione borghese, come sempre acutamente soste.nne Giovanni Conti. Il fascismo seguiva questo program1na: parlare di rivoluzione, usare il vocabolario rivoluzionario, la violenza rivoluzionaria) tanto per attrarre a sè molta parte della massa che era in istato di epilessia psichica rivoluzionaria; e, ad un tetnpo, con questi espedienti di linguaggio, di psicologia e di metodo, ridare il predominio alla borghesia industriale, bancaria, facendosi foraggiare e armare da essa. Va da sè che il regime istituzionale politico, che poi è un organo della borghesia in quanto è casta dominante; si adattò alle circostanze, reagendo e irritandosi' solo quando anche la sola apparenza potè indurre in lui il dubbio che il fascismo, in quanto era stato d'animo rivoluzionario, fosse per oltrepassare -il limite istituzionale. Secondo me è stato bene che il partito repubblicano non si sia· fatto incorporare da un movimento che avrebbe potuto, nella migliore delle ipotesi, culminare in una repubblica reazionaria e· antiniazziniana, poco durevole come tutte le cose che vivano fuori del naturale e della morale e comunque contrastante al nostro schema ideale. La funzione, quindi, del partito repubblicano affiora logica e storica, solo, dopo questo esperimento di borghesismo rivoluzionario e reazionario e di rincrudimento, in certo senso, del monarcato. Ha coscienza di questa funzione - che è vasta, non episodica, nè esaurentesi in un metodo contingentista - il partito repubblicano ? Ha avvertito che si tratta per lui di una ripresa storica? Può subito dirsi che esso, invero, poco ha fatto - anche pel suo limitato modo di vivere e di concepire la vita - per riconnettere sè stesso al travaglio e allo spirito· del Risorgimento e a quanto, nel movimento repubblicano di quell'epoca, era di sqciale, di libertario, di sanamento spirituale e nazionale. Poco, cioè, ha fatto per dare agli italiani la nozione o la sensazione che, infineJ la soluzione repubblicana_ non sarebbe che l'integrazione dell'indipendenza e unità territoriale col risorgimento morale e democratico nazionale : il compimento, cioè, dell' opèra del Risorgimento. Non ha fatto, insomma, il partito repubblicano ampia ed appassionata opera di persuasione morale, di diffusione ed effusione idealistica. Piuttosto la necessità della soluzione repubblicana esso ha cercato e cerca di farla derivare da situazioni di malessere ed episodiche, da .a.sprezza di critica, di pole1nica ora frammentaria, ora frontale che - opportune per determinare le milieu de culture - non bastano, tuttavia, ad ottenere l'effetto di imporre, ad un dato momento, una anzi che un'altra soluzione, nè ad assicurarci, frattanto, che dal monte delle critiche e dalle ipercritiche sia per uscire di più che il modesto topolino di un altro ministero, il quale darebbe, s), la libertà col contatore agli ex uomini BibliotecaGino Bianco
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