La Critica Politica - anno IV - n. 12 - dicembre 1924

• 500 LA CRITICA POLITICA non agisce se non esclusivamente per il proprio guadagno, non doveri verso lo Stato, poichè lo Stato in tanto esiste per loro in quanto può essere sfruttato, - non doveri verso la società, poichè per ciascuno di loro non c'è più vita sociale. . In quest'anarchia morale ed intellettuale ogni gioia, ogni godimento sono legittimi. Non si ferma una valanga. . Che cosa è, e sotto quale aspetto ci si mostra la fede fascista? La fede fascista è concentrata .nel vuoto e nel proprio profitto ed una fede che non fonde niente non è che ipocrisia. In che cosa si racchiude l' ideale fascista? Nella rettorica più megalomane e spregiudicata, ed un ideale, che si soddisfa della rettorica, non è che menzogna. L'uomo senza fede non ammette più legge. Non ubbidisce. se non ai suoi bisogni fisiologici, non si sottomette se non alla forza. Cos) il f~scista che dicesi < libero ed emancipato >, non è che uno schiavo ed è tropp'o inebetito dal suo egocentrismo per rendersene conto. Per lui non c' è che se stesso ed i suoi < diritti ». È il mostro asociale che la pseudo-metafisica fascista ha partorito. Bel retaggio, del quale l'Italia dovrà fati- -care a disfarsene l Costoro non hanno la virile· volontà della felicità che si conquista, ma la sete inestinguibile dei piaceri facili e delle a1nbizioni sfrenate coli' assenza assoluta di qualunque capacità. Attendersi da costoro che ·fossero stati· degli educatori e delle guide, come la maggior parte degli italiani nel primo sorgere del fascismo sperava, anzi ne era convinta, sarebbe stato lo stesso, che aspettarsi dai fabbricanti di liquori una strenua lotta contro l'alcoolismo. PAOLO MANTICA INGENUITÀ MILITARE # Il generale Giardino nel notevole discorso pronunciato al Senato sul Bilancio degli Interni ha:proposto con tutta serietà che il compito di epurare il partito fascista dal furfantismo sia affidato ai Prefetti. Con questa proposta il Generale Giardino ha dimostrato a un tempo due cose: la prima è che nelle sfere militari non si distingue nettamente il concetto dello Stato da quello del Partito, menando per buona quella confusione che i fascisti attuano ogni g·iorno e che la coscienza morale e giuridica del Paese co_ndanna: la seconda è che nelle stesse sfere militari non si ha nessun' idea del modo co,ne funzionano le Prefetture, asservite oggi come ieri alle consorterie del partito dominante. , Da questa dimostrazione deriva un corollario: che alle autorità militari manca quella conoscenza concreta della situazione italiana, che sarebbe indispensabile perchè si potesse attuare quella Dittatura militare di transizione in cui sperano alcuni gruppi dell'opposizione dell'Aventino e il senatore Albertini. Com'è possibile un governo militare superiore ai partiti e capace di rimettere ordine nella dissestata vita politica italiana, se, ogni altra considerazione a parte, i più autorevoli generali cadono in ingenuità come quelle del senatore Qiardino? BibliotecaGino Bianco ' r--

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