La Critica Politica - anno IV - n. 11 - 25 novembre 1924

r .LJ\ CRITICJ\ POLITICJ\ ~IVIST A MENSILE ANNO IV. novembre 1924 f ASC. 11. I Repubblicani sull' _J\ ventino Questo articolo esprime uno stato d'animo comune ad alcuni uomini del partito repu~blicano e che, diciamolo pure, si va dif/ondendo. La impostazione che le opposizioni hanno dato alla lotta non soddisfa nemmeno moltissimi di altri partiti o di nessun partito che hanno seguito con simpatia e con speranza la secessione sull'Aventino. Il nostro collaboratore lamenta che i repubblicani lavorino in armonia con le opposizioni per un ritorno allo Statuto, facendo il giuoco delle istituzioni, anzichè lavorare per il loro ideale _politico. Escludiamo che siano queste le intenzioni dei dirigenti del partito e iei deputati : crediamo anzi che essi si siano preoccupati e cerchino di svolgere un'azione in senso contrario. Riconosciamo, però, che avrebbero potuto e potrebbero farsi valere di più e, accentuando le loro esigenze, evitare che le altre opposizioni scivolassero troppo facilmente su un terreno infido e scarso di risultati positivi, come si vedrà. Il blocco delle opposizioni ha costituito un fatto politico molto importante: può offrire delle possibilità, tanto maggiori quanto maggiori saranno la volontà e la capacità di resistenza del fascismo. Prima di romperlo bisogna pensarci tenendo conto anche del fatto che se a Roma esso è rappresentato da parlamentari non tutti degni e fidi, in provincia è costituito da gente in buona fede che ha saputo e sa intendersi senza sottigliezze, senza distinguo e senza secondi fini. Piuttosto bisogna esigere dalle opposizioni una magl(iore intransigenza, una maggiore energia, una visione meno parlamentaristica delle necessità e delle possibilità. Non è tanto una pregiudiziale di partito che bisogna porre - che posta come tale non sarebbe facilmente intesa - quanto una pregiudiziale di carattere generale sulla quale possono raccogliersi quanti - e sono moltissimi - sentono che alla situa- , zio ne creata dal fascismo non si pone rimedio nè cogli uo,nini nè con i sistenti del passato. Crediamo comunque utilissimo che questi dissensi si manifestino e che le opposizioni parlamentari si accorgano che la loro azione giustifica moltissinie critiche. Io mi vado facendo da qualche tempo questa domanda, e credo di non e~sere solo a pormela nelle file del nostro partito : I repubblièani · lavorando in armonia con le opposizioni varie sull'Aventino per un ritorno allo Statuto, e cioè, ad uno. svolgimento della lotta politica in Italia regolato dalla carta Albertina, lavorano per il loro ideale politico o non fanno piutosto il giuoco dei costituzionali e quindi della Monarchia? Biblioteca Gino . 1anco

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