486 LA CRITICA POLITICA il premier ha soffiato sulla mano. - Io informerò di ciò la maggioranza nel mio discorso di domani. Io rif erirò ad essa il numero preciso dei fascisti detenuti. < L'opposizione trema per il timore e mi si telefona chiedendomi protezione. Essa sa che se non fosse per mia volontà, non vi sarebbe più opposizione. < Il premier, sedendo dietro la sua scrivania, appoggiò i gomiti sulla tavola: i suoi occhi roteavano in giro per la stanza. < Stringendo poi la testa fra le palme, egli dava, col suo atteggiamento, l'impressione fisica e mentale di un leone pronto allo slancio>. Il testo conferma dunque l'esattezza della prima versione: incompleta ma esatta. Come si spiegano allora il comunicato del govèrno e la rettifica del corrispondente? Costituiscono forse il tardivo tentativo di distruggere o di attenuare le conseguenze di una manifestazione politica di cui soltanto in un secondo momento - quando fu di dominio pubblico - si sarebbe misurata tutta la gravità? E perchè il sig. Larry Rue, nella lettera ai giornali italiani, si è limitato a dire che ·il riassunto pubblicato in Italia -della sua intervista è inesatto quando poi un confronto col testo autentico dimostra che è incompleto ma esattissimo? E perchè, anzichè negare che con lui il Presidente abbia parlato affatto di dittatura, si limita a dichiarare di non aver scritto " cosa alcuna che potesse far credere che il Presidente contempli un qualunque atto contro la Costituzione " ? Si sa già che per Mussolini la dittatura non è un atto contro la costituzione, che anzi è perfettamente costituzionale! ( 1) È dunque il proposito della dittatura da parte di Mussolini che doveva essere smentito: e cioè tutta la intervista che il corrispondente non nega di avere avuto mandato e sottoscritto, dato che nel testo a stampa porta pure la sua firma. A parte ciò, sia l'intervista più o meno autentica, l'interesse e l'emozione che essa ha suscitato sono dovute al fatto che le intenzioni che al capo del governo si attribuiscono sono ritenute molto verosimili. A nessuno importa sapere se Mussolini abbia o no parlato di dittatura, ma ognuno si domanda se essa non costituisca - mentre i consensi svaniscono e si fa il vuoto attorno a lui - il suo riposto pensiero e domani il tentativo disperato attraverso il quale egli cercherà di salvare la posizione propria e quella del partito. Se così fosse, se ii:i tal senso debbono essere interpretate le dichiarazioni belliche con cui il Presidente del Consiglio infiora troppo spesso i suoi discorsi - la liquidazione non potrebbe avvenire senza un urto che sconvolgerebbe molte cose. Sarà non inutile tener presente che prima della riapertura della Camera si è accennato varie volte, da parte fascista alla possibilità di un atto della maggioranza per rimettere a Mussolini, col mandato, tutti i poteri. Salus rei pubblicae .... E si resterebbe nella Costituzione, come sempre I NOI (1) Così ha spiegato infatti il sig. Larry Rue in una lettera successiva a questa nota e colla quale si conferma la sostanza della intervista. La migliore propaganda dei nostri principii si fa diffondendo la CRITICA POLITICA. ' ,....- Biblioteca Gino Bianco
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