.. Maffeo Pantaleoni < Allorchè la morte distrugge un genio, essa priva non già un paese, n1a il consorzio umano di una macchina che più di ogni altra era poderosa per il suo rendimento, di un bene istrumentale fra i più fecondi di cui essa dispànga >. Queste parole, che pochi mesi or sono il Pantaleoni dettava com- .memorando Vilfredo Pareto, ricorrono oggi spontaneamente alla memoria in seguito alla sua improvvisa ed immatura scomparsa. Si può infatti, co1n' è nel caso .nostro, non aver avuto n1ai col Pantaleoni alcun rapporto personale; si può essere stati decisi avversari delle sue idee politiche; si può essersi sentiti offesi e contrariati dalle sue invettive e dalle sue condanne; ma tutto questo non può impedire che la sua morte ci colpisca co1ne la perdita di una ricchezza che ci era sommamente preziosa, come lo spegnersi di una fiaccola, che nei momenti di maggiore annebbiamento delle nostre idee riusciva a darci un po' di luce ed a trattenerci da pericolose deviazioni. Il senso di smarrimento e di vuoto, da cui siamo stati colti al leggere la notizia della fine che lo sorprese nel pieno esercizio della sua attività, deriva appunto dal fatto che in Maffeo Pantaleoni ci eravamo abituati da un trentennio a vedere una di quelle menti sovrane, di cui si è felici di sentire la superiorità, trovando in e~sa un compenso della natura alla beata mediocrità della grandissima maggioranza dei ceti intellettuali. Che il Pantaleoni sia stato un genio, nel senso più alto della parola od anche nel senso con cni egli applicava tale qualifica a Vilfredo Pareto, noi non sapremmo affermarlo ; e forse nessuno potrebbe oggi, a cos) breve distanza dalla sua morte, stabilire quali siano le verità nuove che egli ha scoperte, quali i nuovi orizzonti eh' egli ha aperto alla scienza. Ma è indubitato che nessuno scritto di altri economisti italiani moderni, compreso lo stesso Pareto, riesce a dare quell' impressione di costruzione logica perfetta e soggettivamente persuasiva, che desta immancabilmente ogni pagina, sia di scienza che di politica economica, di Maffeo Pantaleoni. Troppo coscienti della nostra ignoranza, noi rinunciamo senz'altro ad · ogni assurda pretesa di determinare il posto che all'opera del Pantaleoni potrà essere assegnato nella storia della scienza economica, tanto più che un tale tentativo sembrerà difficilissimo e forse impossibile anche Biblioteca Gino Bianco
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