La Critica Politica - anno IV - n. 11 - 25 novembre 1924

RINASCITA LIBERALE 463 ganizzato si propone di raggiungere una meta concreta, determinata ; in vista di essa sgombra realmente .le vie della storia ; ma, raggiuntala, inconsciamente si cambia in forza conservatrice, ferma, attaccata al passato e tagliata dal flusso della tealtà ; allora altri aggruppamenti politici, dai nomi i più vari sono chiamati a compiere quella funzione maieutica che definimmo liberalismo. L'azione effettiva di organizzati gruppi liberali ed il loro combattivo e combattuto predominio dimostrano che l'idea liberale è ostacolata ed avversata, che è n~cessario lottare per assicurare la possibilità di uno sbocco verso l'avvenire ; quando invece l'idea liberale trionfa, senza gravi éontrasti, il partito non ha più ragione di esistere, anzi costituirebbe un'impacciante e contradittoria cristallizzazione. Ed è logico che cos\ accada; se liberalismo è una funzione indispensabile alla vita sociale ed al processo storico, è naturale ch'essa venga avvertita ed individuata e che si senta la necessità di aiutarla soltanto quando incontra difficoltà ed ostacoli : chi si accorge della digestione - normale ? chi si accorge di pensare, quando il pensiero non lotta con gravi intoppi ? La organizzazione regolare ed esteriore della digestione, la dieta, o quella del pensiero, la logica formale, sono necessarie soltanto nei periodi difficili ; l'organizzazione concreta del liberalismo in regolare partito è necessaria soltanto nelle crisi in cui l' idea liberale è in lotta. Ed appunto nell'evidente pienezza di una tale crisi rinasce in Italia un'organizzazione concreta del liberalismo, in tre diverse forme: il vecchio tradizionale partito si muove e si agita con maggior vivacità; gruppi nuovi si formano con programma teorico e con tattica liberale; più importante ancora, partiti che in passato ebbero nome ed azione contraria al liberalismo, ne accettano ora la concezione storica ed anzi vogliono dimostrare eh' essi soli assolvono oggi la funzione propria dell'idea liberale. Ma questa multipla rinascita ci costringe ad uno sforzo per orientarci, ci consiglia a procedere molto cauti nello stabilire quali aggruppamenti politici, quali partiti esercitino realmente un'azione liberale, aprendo le vie alla storia. I liberali tradizionali ragionano speditamente cos) : l' Italia, dal suo risorgere fino alla vigilia della guerra fu governata dal partito liberale, in mezzo al consenso di un'enorme 1naggioranza e con risultati, tutto sommato, buoni ; dopo la guerra il diffondersi di un estremismo rivoluzionario, di uno spirito di sovversione e di ribellione, di un'aspirazione alla· dittatura di una classe su tutte le altre misero in grave pericolo l'esistenza e i fondam~nti dello stato liberale tanto che fu necessaria per salvarlo una i:eazione vigorosa e spregiudicata ; la quale però andò troppo oltre e si cambiò in un nuovo estremismo, in una sovversione rivoluzionaria, in un perpetuo illegalismo, in una dittatura di gruppi particolari; opposta alla pritna, ma non meno rovinosa per la vita del regime liberale. Dunque bisogna ritornare al passato prossimo, rimettere la cosa pubblica nelle mani dei liberali, il cui partito rinasce con s\ buoni auspict, Biblioteca Gino Bianco

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