La Critica Politica - anno IV - n. 11 - 25 novembre 1924

58 LA CRITICA POLITICA che una sottocommissione della Federazione Italiana dei Sindacati agricoltori, riunita a Bologna sotto la presidenza del prof. Arrigo Serpieri, votò tempo addietro un ordine del giorno in cui, rilevata l'enorme importanza del trattato di commercio colla Germania per la nostra economia nazionale specie per i prodotti agricoli, dei quali la Germania nel periodo antebellico costituiva il nostro principale mercato; constatato come nel campo industriale siano già state manifestate tendenze di volere ancora una volta sacrificare nel trattato commerciale colla Germania le ragioni dell'agricoltura a tutto favore della protezione di alcune industrie ; faceva voti che il governo desse agli interessi della produzione agra.ria, nelle prossime trattative commerciali con la Germania, adeguata rappresentanza; ma è vero altresì che la Presidenza di tale Federazione è persuasa sia possibile armonizzare, nella presente questione, i diritti dell'agricoltura e le pretese degli industriali protetti, come risulta da un suo comunicato del 27 settembre e dai risultati di una riunione presso il Ministero dell'Economia Nazionale con l'intervento tanto dei rappresentanti della Confederazione dell'Industria che di quelli della Federazione Italiana dei Sindacati Agricoltori. Senza dubbio lodevoli le intenzioni della Presidenza della Federazione Italiana dei Sindacati agricoltori, che vorrebbe tutelare gli interessi dei propri organizzati senza diminuire la ricchezza degli industriali protetti o di alcuni industriali protetti; ma la Germania non è tale piccola potenza che possa concedere tutto senza prendere nulla, e non potrà fare delle buone condizioni ai nostri prodotti agrari senza che in cambio l'Italia le faccia ad alcuni suoi manufatti, specialmente quelli, come si è detto, delle industrie chimiche e metallurgiche, senza cioè diminuire il favore di cui godono le industrie chimiche e metallurgiche italiane. Perciò una I azione concorde della Confederazione dell'Industria e della Federazione dei Sindacati agricoltori, dato che la prima è assai più influente della seconda e i suoi rappresentanti sono assai più furbi_ di quelli degli agricoltori, non può riuscire, nella presente questione come in cento altre, che a danno degli agricoltori. ' I PROPOSITI DEL GOVERNO Pare che il punto di vista di quei rappresentanti della Federazione dei Sindacati agricoltori che la pensano come noi abbia finito per avere il sopravvento, nei consigli, su la buona fede della Presidenza, e che la Federazione stessa si sia posta su la strada della non collaborazione con la Confederazione dell'Industria. Ma la Federazione dei Sindacati agricoltori, per il suo difetto di origine, non potrà mai porsi contro il ·Governo per imporgli questa o qu~ellacosa, e il Governo ha già preso il suo partito nella questione che ci occupa, ' -- ·Biblioteca Gino Bianco

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