La Critica Politica - anno IV - n. 11 - 25 novembre 1924

PER IL TRATTATODI COMMERCIOITALO-TEDESCO 455 GRAN BRETAGNA 1 sem. . 1 sem. 1 sem. 1913 1923 1924 Ortaggi freschi . . . . . ql. 1.390 1.056 5.194 Arancie e mandarini. · . . » 46.286 18.719 19.737 Limoni. • • • . • • . » 284.747 135.591 246.813 Frutta fresche . . • • • » 20 3.221 Mandorle • • "' . . . » 4.922 9.298 2.965 Nocciole . 453 3.250 ' 2.829 • • . • . . » GERMANIA Patate . . . . . . . . ql. 46.610 14.434 31.844 Ortaggi freschi. . . . • » 332.447 77.656 165.800 \ • Arancie e mandarini. • . » 148.617 130.865 521.023 Limoni. • . . . . . . » 264.833 132.437 229.159 Frutta fresche . . . . • » 84.942 4.158 162.432 Mandorle. . . . . . • » 14.950 10.918 28.350 Nocciole . . . . . • • » 251 2.253 5.637 Dice !'Orsenigo dei prodotti esportati in Germania: Non solo l'aumento dei quantitativi esportati è per tutte le voci cospicuo, ove si mettano a confronto le esportazioni dello scorso anno con quelle del 1923, ma per tutte le frutta si sòno raggiunti e superati i quantitativi prebellici. Quando si tenga presente che le esportazioni sono continuate nei primi mesi del 2° semestre con ritmo non rallentato e forse crescente, e che nel frattempo l'organizzazione commerciale per l'esportazione va completandosi e affinandosi, è natural_edi prevedere anche per il futuro larghi e crescenti invii di nostre frutta e verdure sul mercato tedesco. E più oltre: Le statistiche ancora una volta dimostrano come soprattutto sul ripristinarsi e allargarsi delle vecchie nostre correnti di esportazione e cioè sul mercato tedesco noi dobbiamo confidare : ancora una volta la Germçinia appare il mercato naturale di sbocco delle nostre derrate agrarie. Cosi che, se si volesse di fronte alla grande produzione che le nostre terre già danno e più daranno per virtù di nuovi impianti e di più razionale tecnica, fare una scala · dei mercati ai quali occorre dedicare le maggiori cure in vista delle maggiori probabilità di successo, si dovrebbe mettere in prima linea il mercato interno,' capace di assorbire assai più frutta e verdura di quanto non assorba, ove l'organizzazione commerciale fosse perfezionata ; poi il mercato tedesco, che già conosce ed apprezza le nostre produzioni, e infine i mercati nuovi, Francia e Inghilterra, ove difficoltà non liev-i intralciano ancora vivamente la nostra . -esportazione. E il sig. Reuzetty, presidente della Camera di Commercio italiana di Berlino, fa sapere nel Sole del 18 ottobre che la so]a esportazione della nostra uva in Germania ha am1nontato quest'anno a circa 150 vagoni . . Biblioteca Gino· Bianco

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