La Critica Politica - anno IV - n. 11 - 25 novembre 1924

POLITICA COMMERCIALE Contraddizioni protezioniste Un esempio molto istruttivo delle contraddizioni del protezionismo è quello che ci fornisce un recente ordine del giorno, col quale il Con- . sigli o Direttivo dell' A. P. I. M. A. (Associazione Pie1nontese Industriali Metallurgici Meccanici & Affini), protestando contro la politica commerciale propugnata dal (( Gruppo Libero-Scambista Italiano >, indica come . a suo parere dovrebbero svolgersi le trattative per un nuovo accordo di commercio colla Germania. Parlando non solo a non1e dei propri soci, ma di rutti < gli esercenti le piccole e medie industrie n1eccaniche, le quali danno lavoro a non meno di 500.000 operai, ossia contribuiscono al mantenimento di più di tre milioni di Italiani >, la A. P. I. M. A. li dichiara incapaci a sostenere qualsiasi diminuzione çlei dazi protettivi dell'attuale tariffa italiana, e domanda con una logica sbalorditiva: 1 °) < che vengano esentati da qualsiasi dazio o limitazione doganale il ferro ed i suoi laminati e trafilati, nonchè tutte quelle materie prime, di cui la Germania abbonda e l' Italia manca o difetta> : 2°) < che si limiti e si disciplini con particolarissi1na attenzione l' introduzione in Italia dei prodotti metallurgici e meccanici lavorati, anche se in pezzi staccati, onde impedire abusi, che tornerebbero a tutto detrimento, sopratutto della piccola e media industria nazionale, specialmente nei confronti della meccanica di precisione>. Si vede chiaramente da questo. < ordine del giorno > che, pure tra gli industriali che godono, o credono di godere i favori ed i privilegi del vigente regime doganale di protezione ad oltranza, è ancora lontano ·dall'essere costituito quel < fronte unico > per le trattative commerciali I cogli altri Paesi, che sembra stare tanto a cuore ai dirigenti politici della ~ Confederazione Generale dell'Industria italiana>. Mentre il gruppo delle grandi acciaierie si agita con tutte le sue formidabili influenze politiche della stampa e del Parlamento per assicurarsi che nelle prossime trattative commerciali colla Germania non vengano , consentite riduzioni sui dazi enormi che impediscono le importazioni in Italia dei ferri e degli acciai di prima lavorazione, < materia prima> delle industrie meccaniche e metallurgiche di seconda o terza lavorazione, ecco che gli esercenti di queste industrie non si peritano di mandare al diavolo la bella formula nazionalista escogitata dall'on. Olivetti e subito ·BibliotecaGino Bianco

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