La Critica Politica - anno IV - n. 11 - 25 novembre 1924

I REPUBBLICANISULL'AVENTINO 449 raie dello Statuto viene annullato periodicamente dal potere esecutivo, perchè quel liberalismo urta contro i diritti indiscutibili della conservazione monarchica. Tutte le volte che una lotta politica vera e propria si delinea si trova sempre un Crispi, un Giolitti, un Mussolini che attuano praticamente per un certo tempo la sospensione dello Statuto, dopo gi che la Monarchia, fatto il suo giuoco, si ripresenta come salvatrice dell'ordine e tutrice delle libertà. Eh 1 per bacco, oramai la beffa è lunga, e non so come un partito repubblicano si possa prestare a questo giuoco. Se esso riuscisse, numerosi indizi ci dicono quali sarebbero gli effetti politici di esso. La monarchia riguadagnerebbe rapidamente il terreno perduto e la lotta per noi si presenterebbe più difficile che mai, perchè fra le altre cose i repubblicani dovrebbero picchiare contro un edificio che essi stessi avrebbero contribuito a costruire. Se poi il fascismo, come è forse più probabile, non si lascerà liquidare con le buone, il fermento delle coscienze e dei partiti che senza dubbio s'intensificherà, non sarà guidato da noi come dovrebbe essere, ' ma da altri e per una repubblica che non sarebbe la nostra. La politica non si fa col ragionamento esclusivamente, non è una scienza sperimentale; come la guerra, è un'arte e si fa con l'intuizione sopratutto. Intuire un momento storico, sfruttarlo, influire su di esso con le proprie energie e con il proprio ideale : ecco il segreto della vittoria. Hanno intuito chiaramente il momento attuale i dirigenti il partito repubblicano? A me pare di no .... PAOLO ALBATRELLI UN UOMO INTERESSANTE Libero Tancredi teme che io gli rubi il mestiere. Si sbaglia, non ho IJ sta intenzione. Anche per una ragione: che non mi riconosco la sua vocazione. Egli è revisore nato. Il giorno in cui cessasse di rivedersi non gli resterebbe più nulla da fare; sarebbe un uomo finito. Meglio, dunque, che continui, anche per il nostro e l'altrui diletto. Quanto a prenderlo sul serio ciò è superiore alla mia forza di volontà. Sarebbe forse possibile se lo conoscessi solo da oggi. Invece l'ho conosciuto anarchico, poi lo vidi diventare repubblicano (e mi dovrebbe essere grato perchè lo sconsigliai d'iscriversi al partito, nel nostro e nel.... suo interesse!), quindi costituzionale, fascista, sempre - su ciò• davvero coerente - in polemica con se stesso e con le idee che fino al giorno prima s'era accalorato ad illustrare e a difendere. E non so vederlo che così. Riconosco però volentieri che è questo l'aspetto sotto cui Libero Tancredi uomo politico diventa originale e veramente interessante. o. z. Bfblioteca Gino Bianco.

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