NEL SECONDO ANNIVERSARIO DELLA MARCIA 403 multuaria quando la pressione· politica si allenti per una ragione qualunque. La politica finanziaria, che prende nome dal Ministro De Stefani e fu seguita con viva simpatia dagli. studiosi, presta ogni giorno più il fianco a riserve e a critiche. Gli ultimi provvedimenti, oltre avere il peccato formale di essere stati_ disposti con Decreto legge, appaiono dettati più dalle preoccupazioni politiche del Governo desideroso di popolarità che da ferme direttive di bilancio, e fanno sorgere il dubbio che se pur fu raggiunto l'equilibrio fra entrate e spese lo si comprometta nuovamente. La resistenza dell' on. De Stefani alla tendenza sperperatrice sembra meno rigida di quello che non fosse agli inizi del suo Ministero : si promettono continuamente lavori pubblici 'grandiosi, ferrovie, strade_: per l'aviazione militare secondo l'officiosa Tribuna si sperperano milioni senza costrutto : si parla di destinare milioni a questa e a quella regione, a questa e a quella città: si minaccia di costruire a Roma una Mole littoria all'uso dei grattacieli americani e un Teatro di Stato con la spesa di mezzo miliardo come se navigassimo nell'abbondanza : un collaboratore del Popolo ha elencato una serie di Decreti legge comparsi in questi ultimi mesi nella Gazzetta Ufficiale autorizzanti spese di notevole entità, senza che fossero provvisti i fondi corrispondenti. Si è abolita l' imposta sul vino, che dava allo Stato mezzo miliardo, con un provvedimento improvviso e inatteso, che era in contrasto con le dichiarazioni immediatamente anteriori di non poter consentire all'abolizione; ma a compenso, in un momento in cui si stava accentuando minacciosamente il rincaro dei generi alimentari, si è inasprita la tassa sullo zucchero e sul caffè colpendo ancora una volta i ceti medii tanto tartassati dal fisco. Dall'insieme di questi provvedimenti appare che non si segue una direttiva, ma si obbedisce a pressioni politiche e si va avanti con espedienti opportunistici, e forse non è estranea a questa preoccupazione la tendenza della lira a ribassare in confronto al dollaro, alla sterlina e al franco svizzero, con la concomitante ascesa dei prezzi, determinata pure da altre cause. All'attivo,. che nell'apprezzamento critico viene riducendosi di molto in confronto alle autoesaltazioni del lirismo ufficioso, si contr~ppone un passivo veramente impressionante. Il fascismo potè compiere due anni fa la sua Marcia perchè istintivamente tutti erano stanchi della situazione ' in cui l'Italia si trovava, con una classe dirigente incapace a ristabilire il vecchio ordine e con una classe rivoluzionaria incapace a istituire l' ordine nùovo. L'on. Claudio Treves, sofista senza fede, aveva indicato in un suo discorso parlamentare la tragica ansia di questa crisi, e il fascismo con irruenza giovanile e spregiudicata si incuneò nella soluzione di continuità, intuita sterilmente dal rossigno deputato socialista, aggiudicandosi i~provvisamente tutto il potere. Conquistato il potere con tanta facilità in un'ora di generale disorientamento, cominciava per il fascismo l' expeBiblioteca .Gino. Bianco • •
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