NOTE E COMMENTI 443 zioni dei Combattenti e dei Mutilati parteciparono ufficialmente alle manifestazioni fatte nella stessa occasione. La marcia di Roma viene cosl ri- - condotta alle modeste proporzioni di un episodio della lotta politica: l'anniversario della vittoria di un partito sugli altri. Mussolini salendo per la prima volta le scale del Quirinale per ricevere il Governo dello Stato, affermò di rappresentare l' Italia di Vittorio Veneto. L'Italia di Vittorio Ve· neto dichiara oggi, in modo non equivoco, che non si sente rappresentata dal Governo di Mussolini. Lo scacco è completo. 'I NOI I LUIGI MASSA La mattina del 20 ottobre nella nativa Sansepolcro moriva improvvisamente l' avvocato Luigi Massa che era una delle più caratteristiche figure della buona e sana provincia. L'avvocato Massa era uomo di vasta cultura, di rara generosità, di esemplare rettitudine ; fu un appassionato studioso dei problemi dell'Alta Valle Tiberina, umbra e toscana, e p.ortò un efficact contributo nelle amministrazioni locali ; sino all' intervento italiano nella guerra e"uropea militò nel partito socialista con tenace combattività, appartandosi dalla lotta politica, quando sentl di non poter approvare l' indirizzo del suo partito e non volle assumere posizione contraria a1 vecchi compagni. Benchè Egli fuori della sua regione non fosse molto noto, a noi che ,gli fummo amici e ne apprezzammo il fervidissimo ingegno par doveroso rendere anche da questa rivista un omaggio alla sua memoria, e ricordarlo a quanti fra i nostri amici lo conobbero. ,..--- ... Biblioteca Gino Biancò REGIONALISMO Essendo ogni attività politica economica sociale monopolizzata o quanto meno controllata dal partito dominante, le affermazioni regionaliste si sono fatte meno frequenti e assai timide. La parola stessa regionalismo è diffidata coma .... poco patriottica. Ragione per cui si preferisce evitare di pronunciarla specialmente quando, in certe iniziative e in certe forme di attività, più viva e presente è la passione regionale. Non è, però, abolendo la parola che il ragionalismo potrà essere eliminato. Questo può pensarlo tutto al piil il fascismo, che ogni problema della vita politica e sociale d'Italia pretende ridurre ad una convenzionale questione di parole. C'è solo un campo che non sia ora completamente riservato al partito, nel quale sia ancora possibile parlare e fare del regionalismo e dove uomini di buona volontà abbiano la possibilità d' incontrarsi senza troppo grave pericolo di urtarsi politicamente: quello dell'arte. E, bisogna dirlo subito, le affermazioni regionaliste in esso continuano ad essere numerose e frequenti, segno evidente che il regionalismo vive. La Mostra di Pesaro. Una delle affermazioni meglio riuscite fu, a tal riguardo, la Mostra di Pesaro, nazionale per le ceramiche, regionale per tutto il resto. Ma già l'arte della ceramica in Italia è un'arte squisitamente regionale e quasi diremmo paesana, che ha in ogni regione impronte e colorazioni speciali. Majoliche di Romagna, della scuola Faentina; maioliche umbre di Gualdo, di Gubbio, di Deruta in cui i motivi artistici dell' insuperato Mastro Giorgio si continuano ammodernandosi; majoliche marchigiane di Pesaro caratteristiche del Molaroni, del Mengaroni, del Ceccaroni, a dar maggiore risalto alle quali le creazioni dei ceramisti di tutte le regioni italiane pare siano statedvi appunto adunate. In fondo dovrebbe essere questo lo scopo di ogni mostra regionale, specialmente se d'arte: dare risalto nella loro diversità alle caratteristiche regionali. E l'arte, nella nazione, non potrà che avvantaggiarsene. La necesiità di proteggere ed' incoraggiare l'arte regionale, l'arte in tutte le sue forme più. spontanee e modeste, è oggi largamente sentita, come una condizione essenziale, per l'arte, di sviluppo e di rinascita. A Pesaro, accanto alle ceramiche che formavano il nucleo centrale della Mostra, figuravano tessuti, mobili, ferri battuti, tele stampate e lavorate a mano, vetrate a colori, ricami, cuoi lavorati - tutta produzione marchigiana - che hanno costituito una rivelazione per molti, e per noi una ouo-
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