La Critica Politica - anno IV - n. 10 - ottobre 1924

NOTE ·E COMMENTI Isolamento. Due anni fa al governo fasci sta si davano almeno dieci anni di vita, oggi sono pochissimi a credere che arriverà a compiere il terzo anno. Nessuno pensa più che il fascismo possa durare molto a lungo al governo .. Quasi giornalmente di questa opinione la cronaca politica registra manifestazioni molto visibili. Il fascismo si è imposto nella vita politica italiana per tutt'altre ragioni che per lq forza del pubblico consenso, in un momento di stanchezza, di smarrimento, di paura. Fu accettato da molti come un minor male, guardato con curiosità e con diffidenza insieme. Vi fu anche chi sperò in esso come ad una reazione salutare. Pochi però furono sinceramente convinti che fosse la soluzione. Le file del partito s'ingrossarono rapidamente, ma di gente sopratutto preoccupata di se, più che delle sorti del paese, pronta sempre a trarre vantaggio da tutte Je situazioni e a schierarsi col partito vittorioso. Gli elementi consapevoli, i meglio preparati · alla vita pubblica, preferirono restar fuori ad Oi3servare. Nè verso costoro molto valsero gli allettamenti ad entrare nel partito e l'assicurazione che tutte le competenze sarebbero state bene accette e che non si sarebbe guardato nè alla loro provenienza nè al loro passato politico, sempreche fossero sinceramente disposte a collaborare nel nuovo regime per la sua migliore sistemazione. Quegli stessi elementi conservatori che accettarono di collaborare con Biblioteca Gino Bianco il fascismo e che già avevano, con tutta la loro azione, contribuito a facilitargli la vittoria, furono ostinati nel non lasciarsi assorbire. Le elezioni del 6 aprile furono fatte come furono fatte, ma per farle il governo dovette adattarsi a subire un numero rispettabile di situazioni politiche · personali e locali senza di che assai difficilmente avrebbe potuto aver mano libera per conseguire i risultati per i quali aveva convocato i comizt elettorali. Non ci sembra perciò sia i'l caso di parlare di mutamento dell'opinione pubblica nei riguardi del fascismo. Siamo pjuttosto di fronte ad una ripresa dell'opinione pubblica che, dopo aver a lungo taciuto per quella serie di considerazioni che sopra abbiamo fatto, sente adesso il bisogno di liberarsi, di riprendere i suoi diritti di libero giudizio e di libera critica. Il delitto Matteotti fu il fatto occasionale : una tremenda scoss_a che ruppe bruscamente il silenzio durato per un anno e mezzo. Il fascismo subisce le conseguenze di tale risveglio. Si accorge - se non se ne era accorto ancora - di aver tutto conquistato fuor che l'anima della nazione, che la sua forza è effimera, che esso è solo accampato, per un insieme di circostanze favorevoli, su un potere che oramai fatalmente gli sfugge e che nulla v'arrà a riassicurargli. È isolato. Uscire dall' i_solamento, riprendere contratto con il paese, sarebbe il suo solo e vero interesse.

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