La Critica Politica - anno IV - n. 10 - ottobre 1924

' 400 LA CRITICA POLITICA il loro doveroso omaggio allo spirito dei nuovi tempi : < La Confederazione - è detto - svolge la sua azione col metodo democratico e col rispetto alla volontà delle maggioranze, scartando ogni propaganda di metodi sistematici di violenza e di dittatura>. Ma si tratta di un omaggio misurato e puramente formale 1 Appena poi scendono al concreto,. alla democrazia serrano, a ogni buon conto, la porta. L'organizzazione è pensata, infatti, su un sistema rigido, con poterr fortemente accentrati. Alla Confederazione, attraverso i suoi dirigenti, spetterebbe regolare tutta la vita sindacale, in modo che nulla sfugga a} suo controllo e al suo potere : dalla determinazione delle azioni locali alla scelta degli impiegati. Nessuna autonomia. Subordinazione assoluta .. Le Camere del Lavoro si vedono fissata preventivamente la loro circoscrizione territoriale (che deve essere la provincia, tanto per. copiare l'arbitrario modello statale) e le attribuzioni, limitate ai servizi di propaganda e di assistenza. Le agitazioni e le lotte del lavoro, i problemi di carattere professionale vengono _invece riservate alle federazioni nazionali, che dovranno essere non più per professione n1a per industria,. - tanto per centralizzare meglio, e obbligatorie per tutti. Tutto il sistema dell'organizzazione viene cioè nettamente e uniformemente fissato, in assoluto contrasto con la realtà stessa della vita economica italiana che è pure tanto complessa e varia nella sua struttura, con diversità profonde di condizioni, di attitudini e di rapporti sociali da regione a regione, e spesso da località a località. La sua assurdità è tale, insomma, che non chiede nemmeno di essere dimostrata. · La democrazia poi in questo sistema se non entra per diritto (centralismo e democrazia sono termini antitetici) non entra nemmeno di traverso. L'omaggio al < metodo democratico > è tutto in quella parte che abbiamo riprodotto del primo articolo del progetto di statuto. Negli articoli successivi non si bada nemmeno a salvare le apparenze. Gli organizzati possono arrivare fino ai poteri dirigenti solo per grandi numeri (immaginate la sovranità popolare che si esercita per gruppi di 5 mila• elettori ?) e attraverso un curioso sistema di rappresentanza che divide gli elettori esattamente a metà tra Federazioni e Camere del Lavoro. Si assicura che cos} sarà tenuto conto nelle nomine anche delle minoranze :- come, non si dice e nemmeno si vede. Invece ai segretari stipendiati si .fa posto di diritto nel Consiglio Direttivo. Dice l'art. 14: < Il Consiglio Direttivo ,è composto di 14 membri eletti dal Congresso .... e dal segretario generale e dai Segretari>. Dice l'art. 20: < Il Segretario generale e i segretari costituiscono il Comitato Esecutivo >. E l'art. 22 specifica~ < Al segretario generale spetta la direzione del movimento confederale, degli uffici e del giornale. I segretari aiuteranno il segretario generale> .. Tutti i poteri vengono cioè di diritto e di fatto, attribuiti ai segretari,. senza limiti di numero. E basta questa conclusione a stabilire (da uopunto di vista democratico anche molto.... tollerante) tutta l' immoralit@ Biblioteca Gino Bianco

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