,,. • 428 • LA CRITICA POLITICA partito liberale, troppo rapidamente vittorioso degli antichi Stati, non aveva altri nemici che il partito di a~ione rimasto repubblicano e tendeva quindi, mutando fronte, a schierarsi contro di esso. Sicchè quel partito che aveva fatta l' Italia senza rifuggire dai metodi rivoluzionari si presentava ai ceti conservatori, agli antichi paladini dei cessati governi come if difensore dell'ordine e della società, riprendeva perciò quella funzione di conservazione sociale per la quàle soltanto gli antichi governi avevano trovato largo appoggio presso vasti ceti della popolazione. E questo movimento per cui al partito che aveva fatta l' Italia nuova si accostavano molti di quelli che avevano sostenuta l' Italia vecchia riusc) più gradito di quanto non avrebbe dovuto ai nuovi vincitori. È che la vittoria era giunta più rapida e più completa di ogni aspettativa, s) che un facile ottimismo si era impadronito un poco di tutti ; il consenso degli antichi nemici veniva accettato come riconoscimento da parte loro del nuovo stato di fatto e quindi salutato come in~ice di subordinazione alla patria. La necessità di fondere nel progra1nma unitario le varie regioni di Italia non permetteva di analizzare i consensi. Le uniche lotte che si' profilavano all'orizzonte e~ano quelle contro il partito di azione malcontento della soluzione che gli avvenimenti avevano presa dopo il~ 1859 ed il 1860, malcontento non solo per ragioni di politica estera,. per la mancata spinta su Venezia e su Roma, ma anche per ragioni di politica interna, tra le quali primeggiavano l'ordinamento del mezzogiorno~ l' ingranamento, per dire una parola attuale, dell'esercito garibaldino, la orgaq.izzazione centralista e piemontese del nuovo Regno . Agli spiriti meno lungimiranti del partito liberale italiano, che ora soltanto prende nome e funzioni ed atteggiamento di <destra>, la via éra tracciata in una progressiva differenziazione dal partito repubblicano di azione. L'appoggio delle masse di destra al governo ed al partito dominante è, se non cercato, accettato tanto più che esse, elettoralmente, non domandano nulla o quasi nulla, non pretendono pei loro capi posti in Parlamento, nè, anzi, hanno propriamente dei capi. Costituiscono la massa di manovra del partito dell'ordine, si pongono disciplinatamente e -disinteressatamente sotto le bandiere della patria. Ma, appunto perchè questa massa grigia e fondamentalmente conservatrice ed estranea alle ideologie del risorgimento non si manifesta nella lotta politica con una fisionomia propria, essa introdottasi nel partito liberale lo mina dall' interno, ne annulla le capacità liberali e le possibilità di sviluppo, ne indirizza poco a poco l'azione conforme alle sue tendenze .. Tra ,il 1860 e il 1870 questo scambio di posizioni e questo mutamento di fronte è avvenuto, favorito anche dal fatto che i due Ministeri Rattazzi di centro sinistro, nel secondo doveva essere Ministro il Crispi, .. rovinano entrambi clamorosamente sotto il peso della guerra civile, l'uno dopo Aspromonte, l!altro dopo Mentana. E le conseguenze del diminuito spirito liberale del partito governativo italiano divengono evi- , \ .. Biblioteca.Gino 'Bianco ,
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==