La Critica Politica - anno IV - n. 10 - ottobre 1924

FASCISMO ED AUTONOMIA LOCALE 421 più strabocchevole di sudditi che andavano a prendere ordini e di padri • -eterni che partivano per comunicarli o per sorvegliarne l'esecuzione. Oltre alle questi9ni politiche ed amministrative, alle trattative di grossi affari, alla minuta sorveglianza delle iniziative e delle attività ufficiali degli enti e degli istituti di provincia, tutti i puntigli, tutte le beghe personali, tutti gli incidenti, tutte le < vertenz~ > dove~tero esser discusse e definite a Roma: la capitale ·finl per ficcare gli occhi, gli orecchi, le mani dappertutto, anche nei circoli ricreativi, anche nelle abitazioni private, anche nelle faccende personali ed intime. La ribellione delle provincie si ripiegò su se stessa, il fascismo si condannò per sempre all'incapacità di intendere la passione dei provinciali tartassati, di indirizzare il popolo italiano a conquistarsi un governo ed una coscienza, di fondere in armonia le dissonanze regionali~ creando una tradizione di operosa e dignitosa autonomia. Nessuna differenza; qopo ciò, fra il vecchio regime ed il fascismo : questo si adeguò completamente a quello, magari ne esagerò i difetti ; se non altro, annientò nello scomposto vociferare quel minimo di dignità, ~Imeno esteriore, che rimaneva al vecchio stato: l'antiparlamentarismo sfociò nella lotta feroce per servire in umiltà la nazione, l'antiburocrazia nella divisione e suddivisione e creazione di gradi, di gerarchie, di uffici, di sinecure; a Roma, si rividero· all'ombra discreta dei dorati gabinetti, i sussurii sommessi e le abili reti, che dovevano ormai costituire un ricordo del vergognoso passato ; patteggiamenti ed intrighi, duttilità ed evoluzioni, transazioni e compromessi, accomodamenti ed astuzie, tutto tornò o rimase possibile, conveniente, lodevole : c' è gloria per tutti. La parola forte si alterna al sorriso intelligente ed espressivo, magari alla maliziosa strizzatina d'occhio, la minaccia alla lusinga, la squillante diana eroica alla scettica ed ironica boutade ; con ottimi risultati : schiene curvate e addomesticate, occhi abbacinati, osanna più o ~eno sinceri ed entusiasti ma generali. Il fascismo stesso ha proclamato la sua perfetta identità col vecchio regime di addomesticamento : il Duce in persona ci disse che, in fondo, egli ed il fascismo non avevano fatto altro che rendere nazionale il sistema, prima soltanto locale, dei mazzieri elettorali; i'rrise agli appassionati rivendicatori di libertà osservando che il po:- polo, in mezzo a .cui di continuo scende, mai gli aveva chiesto libertà ma elemosina di lavori pubblici, di strade, di acqua per lava~si e per bere; si ram1naricò di esser distratto dall'ordinaria amministrazione, l'unica faccenda seria di fronte alle inconcludenti logorree dei politicanti ; disprezzò platealmente gli stessi suoi fedeli turiferari, intrecciando questo sarcasmo con la calunnia all' intero popolo italiano. E tutto ciò fece proclamare legalizzato il fascismo e normalizzata la situazione : giustissimo : infatti nessuna differenza fra il < Ministro della malavita > e il Duce (proprio Lui lo disse), fra gli <ascari> e le <comparse>, fra il < patto Gentiloni > e la < Pentarchia > elettorale, fra l'ostinatezza imbelle· del < proBiblioteca Gino Bianco

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