416 LA CRITICA POLITICA Cosl il consumo di energia elettrica dopo un rapido aumento negli anni di guerra per sopperire alle difficoltà del rifornimento ~i carboni,, diminuisce lievemente nel 1919 e nel primo semestre del 20, per riprendere alla fine. di quello stesso anno l'ascesa che diventerà rapidissima nel 21, 22 e 23, cosicchè da 4 miliardi di Kilovatt ore alla fine del '20,. il consumo saliva a 5 miliardi alla metà del 1922 ed a 5,75 alla fine del 23. Gli indici si potrebbero moltiplicare; ma forse i pochi che abbiamo scelto sono sufficiènti per determinare nelle sue linee generali il movimento economico del nostro paese nel primo quinquennio· del dopo guerra. Indubbiamente in un paese agrico~o come seguita, almeno per tre quarti, ad essere l' Italia, le ripercussioni della situazione mondiale sono meno immediate e meno sensibili che nei paesi in cui_ha definiti- . vamente trionfato il grande capitalismo industriale. Un raccolto eccezionalmente abbondante può attenuare - non mai annullare - gli effetti della più grave crisi del commercio mondiale, come un anno di carestia distrugge in parte i benefici della congiuntura più favorevole. Ma per quanto attenuate, quelle ripercussioni si fanno sempre sentire ; e perciò nelle $ sue linee generali la nostra storia economica più recente non appare molto diversa da quella di tutti gli altri popoli d'occidente ; dapprima cioè un periodo di grande espansione, più apparente che reale, dovuto al dilagare irresistibile dei bisogni compresi durante i cinque anni di guerra, alla inflaz·ione monetaria che ne fu dovunque la conseguenza forse inevitabile, con tutti i suoi effetti dell'ascesa vertiginosa dei prezzi, dei facili guadagni, degli spostamenti rapidissimi della ricchezza, delle convulsioni caotiche e della instabilità estrema dell'equilibrio sociale. Segue, fatale, la diminuzione della domanda e la crisi di sovraproduzione della primavera del '21, che in molti paesi si protrae fino all'autunno, finchè, poco o punto visibile agli occhi dei vicini, ma evidente e sicura a chi la guardi un po' più da lontano, incomincia la ripresa verso la fine diÌ quell'anno stesso, e continua ininterrotta e molto più solida e sicura negli anni successivi, nonostante le incertezze, le incognite ed i pericolidella situazione mondiale. Di fronte a queste innegabili concomitanze e concordanze dello svi-• luppo economico, conseguenza fatale di cause d' i~dole generale in una società che è ormai un grande sistema di vasi comunicanti, all'attività dei · governi o di singoli uomini politici, che noi .tutti siamo indotti a sopravalutare 'nel bene o nel male, non si può onestamente riconoscere che un' importanza ed un'efficacia del tutto secondarie. GINO LUZZATTO La migliore propaganda dei nostri principii si fa dip. · fondendo la CRITICA POLITICA. # Biblioteca Gino Bianco
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