La Critica Politica - anno IV - n. 10 - ottobre 1924

1913 1919 1920 1921 1922 1923 ' INDICI ECONOMICI DEL DOPO GUERRA numero degli scioperanti 464.567 1.583.997 2.3l3.667 723.852 447.919 66.200 salari medi nominali (n. indici) 100 250 400 510 500 470 ... 415 È dunque evidente che il periodo ascendente degli scioperi coincide col periodo dell'aumento vertiginoso della circolazione e dei prezzi e determina l;ascesa dei salari che raggiungono il loro livello più alto nella primavera del 1921. Dopo d'allora, ripercossasi anche sull'Italia la crisi mondiale dei pre_zzi, gli scioperi si diradano rapidamente, tantochè in tutto il 1921 il numero totale degli scioperanti nell'industria e nell'agricoltura è meno di un terzo di quello del 1920 ; e nel 1922 esso scende \ .al_disotto del numero raggiunto nel 1913. Contemporaneamente, sebbene con lentezza maggiore ed in misura necessariamente assai minore, si diminuiscono anctie i salari medi nominali, che alla fine del 1923 soRo di quasi un settimo al di sotto del livello massimo raggiunto nella primavera del 1921. In campo del tutto diverso, i depositi a risparmio ed in conto corrente subiscono negli stessi anni le seguenti variazioni : • milioni di lire al 30 giugno 1914 7595 < < 1918 12231 < < 1919 17435 < < 1920 20659 < < 1921 26618 < < 1922 28316 < < 1923 32334 La ricostituzione del risparmio nazionale, lentissima negli anni di guerra e nel biennio del rapido precipizio della moneta cartacea, si fa anch'essa più rapida dopo i p~imi mesi del 1921, in modo che alla fine del 1922 il risparmio totale, senza tener conto del consolidato e dei buoni del tesoro in mano ai privati, si avvicina ormai - in lire oro - alla cifra del 1914. Altro indice molto significativo della situazione economica del paese, il consumo del carbone subisce anch'esso una vicenda non molto di- ' versa. Di 12 milioni di tonnellate nel 1913, esso si mantiene sul 7,5 milioni nel 1919 e sui 7,4 nel 1920, ma risale ad 8,3 nel 1921, a 9.5 nel 1922, a 1O.. milioni . cirta nel 1923. Anche in questo ca.mpo dunque il punto morto si era superato nel 1921. I ' Biblioteca Gino Bianco

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