La Critica Politica - anno IV - n. 10 - ottobre 1924

., -410 LA CRITICA POLITICA Ma non si osa affrontare il male e si va incontro ad altre illusioni.· Le Con- ·ferenze di Londra e di Ginevra sono basate sulla illusione. Esse pretendono con la riduzione degli armamenti e con i trattati di mutua garanzia, consolidare lo stato attuale di cose a buon mercato: sono la difesa dell'arbitrio e dell'assurdo a costo più basso. In altri termini tutti gli Stati dovrebbero impegnarsi a mantenere ciò che esiste. Ma ciò che esiste può esser.e mantenuto ? Possono essere mantenute assurdità come il corridoio di Danzig e la spartizione della Ungheria e la rovina dell'Alta Slesia, che dipendono dai trattati e sono state fatte contro i trattati? Parole ! Parole ! Parole ! Mai l'America accetterà di garantire tutto ciò ; mai accetterà di ridurre i suoi · crediti e tanto meno vi rinunzierà se avrà dinanzi a sè una Europa sconvolta, cioè un pessimo mercato. Difatti il commercio stesso dell'America si riduce ogni giorno, e l'America, non ostante le parole, diventa sempre più diffidente. Le difficoltà della pace sono grandi ; ma grande è anche la necessità. Ciò -·che è certo è che non si arriverà alla pace, mantenendo in piedi' la illusione. Dobbiamo arrivare alla pace : quali sono le vie più adatte ? La pace e la guerra sono prima di tutto due stati d'anima. È la esaltazione quotidiana della violenza che predispone alla gùerra. Ora vi è un progresso reale. Nel 1914 la guerra aveva sulle masse il fascino dello ignoto; vi era come . un'attrazione dolorosa verso di essa, che si presentava eroica anche nella sofferenza. La guerra moderna, spaventosamente logica, fredda, crudele ha perduto ogni attrazion~. I popoli, anche vincitori, non hanno più alcuna simpatia e hanno anzi un senso di profonda avversione per ogni avventura. Le parole di esaltazione non trovano più alcuna eco nelle anime. Anche l'abitudine presa durante la guerra di attribuire tutte le colpe e le crudeltà ai nemici, dopo quanto è accaduto durante la pace, non ha credito. Colpe e crudeltà non sono il privilegio esclusivo di alcun popolo moderno ! Era venuto di moda alcuni anni fa da parte di una scienza ignobile e compiacente una teoria de1le razze, così poco vera come poco morale. I tedeschi con molta goffagine hanno la maggiore responsabilità di questa falsa scienza. La. superiorità dei germani sugli altri popoli era un domma per scrittori che avevano trasformato in uomini di razza germanica perfino Cristo e Dante f Dopo la guerra tutte le esagerazioni e tutte le falsità sono state nel sostenere le .tesi contrarie. La teoria delle razze è una delle pagine più vergognose , della scienza ufficiale. E difficile dire che cosa è la razza e se per razza si intende qualche cosa di fisso e di definito come in zoologia. Non esistono più in Europa razze pure e non è dimostrato che una razza pura sia migliore di una razza mista. Tutte le ricerche .della linguistica e della antropologia non ~i accordano fra di loro. Le nazioni europee sono sopra tutto delle formazioni storiche. Renan ha detto che la esistenza di una nazione moderna è un fatto di tra- , dizione e di volontà; è qualche cosa come un plebiscito di tutti i giorni. Il miglior modo di arrivare alla pace è riconoscere che non vi sono grandi differenze ira popoli della stessa civiltà ; che non esistono popoli i quali han sempre me• r.itato della pace, nè popoli che vivono della guerra. Quante guerre ha fatto la Francia nei secoli? Non è stato il paese più guerriero di Europa? Quanti se- .coli di guerra ha fatto la stessa Inghilterra ? Biblioteca Gino Bianco

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