La Critica Politica - anno IV - n. 10 - ottobre 1924

.. POLITICA INTERNAZIONALE Il problema della pace europea L'on. F. Nitti ha pronunciatoa Copenaghenun notevolediscorsosu le diffi- ·.coltàe le necessitàdellapace europea.Diamo qui sotto la parte centrale e sostanzialedel discorso.Ci sembra che meriti di essere conosciutatantopiù che i ..giornalitalianisi sono limitatia brevi cenni. Siamo stati e siamo avversaridell'on.Nitti, cheabbiamofermamente combattuto quandoera al Governo,per la sua politica internaeper moltilati dellasua .politicaeconomica.Ciò non ci impediscedi riconoscerechela tenaciaconla quale egli si sta battendoda anni a questaparte sui problemidellapoliticainternazionaleper un idealedi pace e di collaborazionfera "i popolieuropeigli acquistaai nostri occhi un alto titolo di benemerenza.Rileviamointantocome in questalotta ,.l'on.Nitti sia statofatalmentecondottoverso quelle soluzioniche già intravvidero ·ed auspicaronogli uominimaggioridellademocraziaitaliana:Mazzini e Cattaneo. Ma di chiunque è stata la responsabilità della guerra ora occorre arrivare alla pace : ne siamo ancora lontani e il più grande torto dei trattati è di aver -determinato una situazione d'incertezza e d'impermanenza di lunga durata. Il sistema delle riparazioni, anche come è stato ora modificato, in base al piano Dawes, si basa su una lunga durata, cioè sulla divisione dell'Europa fra vincitori e vinti. I vinti e i caduti risorgono: la Turchia, dopo aver subito tutte le ìngiustizie, è risorta con le armi. La Russia ha annullato tutti i programmi di 'Clemenceau, di Poincaré e di Millerand : non è più possiblle mandare armate insurrezionali contro di essa, nè è attuabile il programma della corda di « fil barbelé », come volevano Clemenceau e Millerand. L'uno dopo gli altri gli Stati europei sono stati obbligati a riconoscerla anche « de jure ». La Germania è stata impoverita e disordinata : ma è forte e vitale e risorgerà. La sua economia è stata rovinata; ma essa, cadendo, ha indebolito l'economia dei vincitori. I cam- 'bi continentali, con poche eccezioni, cadono lentamente, ogni giorno. Triste sintomo ! L'Europa ha un milione di uomini sotto le armi più che nel 1913, 11.onostante il disarmo della Germania e dei vinti. Si spendono dopo la guerra tre miliardi di oro in più che prima della guerra. La produzione dell'Europa, secondo i più autorevoli banchieri inglesi, .è diminuita di quasi il 30 per cento ·e il cons,umo di quasi il 40. La Qermania ha pagato qué\Si cinquanta miliardi ; ma si è impoverita al punto che ora i vincitori devono consentirle un prestito per riprendere il suo cammino. Non era più semplice non richiederle cose assurde? Il numero degli Stati europei è passato da 25 a 35 ; ma molti nuovi Stati sono in dissoluzione e altri chiedono aiuto da coloro cui dovrebbero fornire somme a titolo di riparazioni. I vinti non accettano le più gravi ingiustizie dei trattati; i vincitori non vogliono sentir parlare di revisione, e i trattati non sfugI Biblioteca ·Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==