La Critica Politica - anno IV - n. 8-9 - 25 settembre 1924

392 LA CRITICA POLITICA libertà alla stampa, una parte della quale può intanto, a suo brutto talento, esaltare la distruzione ed il sangue, esasperando gli animi, offendendo le persone. In quest'ora dolorosa ed oscura, la più parte dei buoni, dei veri italiani non è organizzata, n.on è orientata o, se è affiliata a qualche partito, non ha fede vera: attende, subisce, dà credito, forse inutilmente male. In quest'ora di grande e n1inacciosa incertezza civile e politica, i buoni e consapevoli italiani devono sentire, e molti già sentono spontaneamente e palesemente, con la virtù riesaJtatr~ce dei popoli destinati alla vera grandezza, che l'Idea Italica che dette fondamento regola e forza al Diritto, che fu sempre _espressione di Armonia e di Gentilezza e che, se_ mai, fu di Forza armata invincibilmente, come dell'Arcangelo, per difendere nobili ed umanissime leggi; l'Idea Italica che fu l' Italia anche quando l'Italia non era, o era schiava, l'Idea Italica che fu perseverante fede nel bene, nel bello, nel disciplinato lavoro e nella individuale cooperazione costante, e non vanamente ostentata, per costruire la virtù e la_ pptenza della Patria; questa Idea Jta. lica che è l' unica sostanza del più grande mito che ha nome Italia, questa Idea deve diventare oggi l'anima nuova, il principio fermo, il fondamento sicuro di una Lega Italica. La quale vuol rassicurare gl' Italiani ; e si propone di cooperare a sciogliere il nodo della presente situazione, decisa ad impedire con ogni persuasione 'e sacrificio i minacciati conflitti e lo scatenarsi della tempesta che da più parti si pretende indicare all'orizzonte come un canagliesco ricatto all'Italia fidende. Si costituisce quindi questa Lega Jtalica con patto giurato, a simiglianza di altre sacre unioni che più volte salvarono il diritto delle genti; si costituisce < non in partito politico > ; ma come vincolo sacro per isvolgere il suo sacro programma: < per il Bene e il Diritto della Nazione Italica ; per il Bene e il Diritto de11' Uomo Italico>. Cittadini, che non avete imposto alla vostra coscienza l'obbligo miserando di non giudicare ; che diffidaBibliot~caGino.Sianco \ ste della politica e, più ancora, della speculazione politica; che accompagnaste il movimento di riscossa nazionale nel '19, nel '20, nel '21 e che. poi vi ritraeste o timorosi, o dubbiosi, o previdenti, o sdegnati; che non. potete dire a voi stessi che il vostr~ partito sostiene o è ~ufficiente a sostenere questi principi italiani, nei quali più o meno coscientemente voi riponeste tutta la fede; che siete convinti che solamente la competenza,, l'altissima e nobile fede, la rettitudine e il rispetto dell'Uomo e della vita e del pensiero sono l'avvio e la regola essenziali ad ogni_ buon procedimento ideale, civile e politico; che siete stanchi delle fazioni, rattri.stati. dalle speculazioni, nauseati dagl' inganni e dalle mancate promesse; che siete convinti che la virtù, la parsimonia, la modestia laboriosa, e nonla tracotanza improduttiva e vagabonda, fanno ricca e degna la Nazione; e che la potenza ferma dello Stato può solamente rendere l'Italia disciplinata e rispettata nel mondo, ·e che siete certi esser queste le basi essenziali per dare a tutti gli italiani la dignità, la sicurtà, Ja serenità e la libertà di dirigersi onestamente nell'ambito del bene; in quest'ora che non ammette nè incertezze, nè paralisi, nè assenze, guardate a noi e siate con noi, cooperando con noi. L'avvenire non deve essere nero, perchè la fede nel bene ci esalta e perchè noi vogliamo essere contro tutte le rappresaglie e contro tutte le vendette, cosl come siamo e saremo ~ontro le sopraffazioni e le tirannie. Riuniti in Lega Italica opereremo ecombatt~remo per la Giustizia, per· il Di ritto, per l_oStato fortissimamente difensore ed esecutore delle leggr che, vecchie o nuove, ·saranno ugualipe_r tutti e come tali concepite e applicate. Noi crediamo che sia piil nobile e più consolatore, benchè meno vanaglorioso, opporsi alle risse nazionali e cooperare disarn1ati, ma accesi di fede e di volontà schietta e tenace, a ridare all'Italia il respiro che implora, piuttosto che essere armati e minacciare ogni giorno la guerra civile o provocarla umiliando e offendendo.

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