-374 LA CRITICA POLITICA .anni fa. Procuratore Generale della Corte d'appello degli Abbruzzi, dopo aver percorso tutti i gradini della gerarchia. Uditore, sostituto Procuratore del Re, Procuratore del Re, sostituto Procuratore Generale di Corte d' Appello, Consigliere di Corte d' Appello, Consigliere di Cassazione e da ultimo Procuratore Generale di Corte d'Appello. Eravamo quasi coetanei (egli aveva meno di due anni più di me) e ci volevamo un gran bene. Un mio figlio, Libero, fu per parecchi anni, durante il mio esilio volontario (ma necessario, per sfuggire all'espiazione di una pena, che poi dovetti espiare, essendo stato arrestato qualche mese prima che si pre- ·scrivesse) fu ospitato per anni ed educato da lui. Era rigido nell'adempimento del suo dovese, ma (onore a lui !) incapace di transigere con ·1a sua coscienza. Era un po' tenuto d'occhio nella sua qualità di < mio ·fratello :). Occupando il posto di Procuratore del Re a Bari, non volle .applicare la legge sul domicilio coatto (che considerava veramente i soli delinquenti abituali comuni, ma che poi si era estesa anche a' politici) agi' internazionalisti e sovversivi locali, ch·e gli venivano denunciati dalla polizia. . Nell'occasione poi di una ~lezione politica, avendo un Pretore della -sua circoscrizione tenuto presso di sè una riunione di capi elettori favorevoli al candidato governativo, egli montò su tutte le furie, e diresse una Nota infocata al Ministro di Grazia e Giustizia lamentandosi di questa infran1:mettenza di un Magistrato nella politica, e chiese ed ottenne ·il trasloco del Pretore. Ma egli si era fatto un nemico nel Prefetto · locale, il Colmayer, e fu ben presto traslocato egli stesso e mandato, non più come Capo Ufficio, ma come sostituto Procuratore Generale, alla Corte d'Appello di Catania - e da quella a Perugia. Dove gli capitò un altro piccolo guaio. fu arrestato un maestro comunale che aveva fatto un po' di propaganda socialista. in una Caserma di soldati. Tratto a giudizio, sorse la •questione se la Caserma fosse luogo pubblico o privato. Mio fratello, nella sua requisitoria alla Corte d'Appello sostenne che, essendo la porta . della Caserma chiusa, il luogo dove il maestro aveva tenuta la sua pic- ·cola concione, doveva ritenersi come luogo privato, e concluse per la inesistenza di reato. · Apriti cielo ! Il Ministro di Grazia e Giustizia Io chiamò ad audiendum verbum e gli chiese conto della requisitoria. Egli si trincerò dietro la inviola,b_ilità della sua coscienza. Non osarorio toccarlo: ma egli stesso dovette chiedere di essere esonerato dall'ufficio del P. M. e passato nel campo più tranquillo della Magistratura giudicante. Fu accontentato, e nominato consigliere alla Corte di Appello di Roma, poi promosso alla Corte di Cassazione, donde venuto il suo turno per un'ulteriore promo- _zione fu messo a capo della Procura Generale di Aquila, dove il clima e un breve ma intenso lavoro, pur troppo, lo uccisero. Ho raccontato tutte queste cose per sè stesse quasi insignificanti per <lare un esempio pratico di ciò che è l' indipendenza della Magist~atura. Biblioteca Gi.no -Bianco
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