L' INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA 373. Non esito ad affermare che la prima impressione sull'ingiustizia dei Governi io l'ebbi da questa iniqua persecuzione fatta a mio padre. · Si aggiunse il seguente altro episodio, èhe anch' esso è rimasto fortemente impresso nella mia memoria. Già grandicello e laureatomi (ero• ancor giovanissimo) io cominciai a professare idee come oggi si dice sovversive, e mi ascrissi all'Associazione Internazionale de' Lavoratori. , Fui arrestato più volte per misure di P. S. (veniva a Napoli nientemeno che sua Maestà Dio Guardi ed era giusto che mi tenessero al fresco). Più tardi fui arrestato e processato per complicità con Passanuante - accusa che poi sfumò. Pubblicai un giornale. < Il movimento sociale >,. che veniva sequestrato coscienziosan1ente numero per numero, benchè contenesse articoli che oggi farebbero sorridere per la loro innocuità; fra gli altri la Costituzione della Nuova Icaria, che occupava un numero intero fu anch'essa sequestrata. Cos} la mia fama di terribile cospiratore fu presto fatta presso la polizia e la màgistratura di Napoli e un giorno - ecco dove volevo arrivare - che mio padre andò, come al solito, a raccomandarsi al Procuratore Generale Borgnini per il trasloco da non so dove a Napoli, il Borgnini colse l'occasione per fargli una forte lavata di capo : come mai egli che era un funzionario dello Stato, che prendeva la paga dal Governo, ecc. ecc. non sentiva il dovere o non era capace di mettere a posto un ragazzaccio (che ~ro io), levargli certi grilli dalla testa, anzi lo, teneva in casa e lo ammetteva perfino alla sua mensa I Io avevo accompagnato mio padre, e mi ero trattenuto nell'anticamera dell'ufficio del Procuratore Generale e udii tutto. Il mio primo pensiero fu d' irrompere nell' ufficio e caricare di male parole chi se la prendeva con mio padre per le mie opinioni politiche, e pretendeva che mio padre mi avesse cacciato cli casa per far cosa grata a' Superiori e al Gòverno. Mi frenai pensando al 1nale che avrei potuto cagionare a mio padre ;. il quale uscl subito tutto mortificato, ma non mi disse nulla e continuò a mostrarsi affettuoso con me come per il passato. (Devo dire che sebbene _mio padre fosse realmente borbonico e assolutista - e io fossi, quello scavezzacolo internazionalista di cui qualche volta anche i giornali parlavano, 1nai mio padre mi mosse il menomo rin1provero per le· inie idee politiche, che io qualche volta difendevo contro i suoi argomenti nella breve ora del pasto familiare; anzi ho il vago sospetto che · egli -- che era unito a me nell'avversione al Governo - godesse segretamente quando si accorgeva da qualche notarella di cronaca che io .cominciavo ad essere qualcuno). Tutto ciò - io so bene - non interessa il lettore. Ma io ricordo levicende della carriera di magistrato di mio padre unicamente come un esordio alla trattazione del tema, che .mi son proposto di svolgere, sulla indipendenza della Magistratura. Ho avuto anche un fratello a nome Pasquale; n1agistrato. È morto pochi. Biblioteca Gino Bianco
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