-. 370 LA CRITICA POLITICA simi : la possibilità di un conflitto di poteri non può essere argomento dal quale si discenda logicament~ all'abolizione di uno di tali poteri, ma solo alla conseguenza di studiare i mezzi. di risolvere tali conflitti.~ Sarebbe qui fuor di posto esaminare come potrebbe attuarsi l'autogoverno della magistratura : basta avere accennato sommariamente al principio che non è per nulla in contrasto con la costituzione onde si regge lo Stato italiano. E se modificazioni a tale costituzione si vogliono veramente studiare, mantenendosi, s' intende, nello spirito informatore di essa, nulla vieta che esse possano riguardare altresì l'ordinamento del potere giudiziario: una maggiore indipendenza di quest' ultimo non potrebbe, in ultima analisi, che . risolversi in una maggiore garenzia dei cittap.ini i quali devono poter esser sicuri che la loro azione, mantenuta nei limiti della leggi, trovi sempre nella magistratura la necessaria tutela contro coloro che tale azione vogliono contrastare o limitare illegittimamente ; ~ si risolverebbe cioè in una garenzia della effetti va realizzazione di quello Stato di diritto che è una delle maggiori conquiste della moderna civiltà. GIOVANNI PETRACCONE IL FASCISMO E LA STAMPA · Il fascismo si duole di non avere una stampa buona. II lamento è giusto. Dopo la marcia su Roma sono pullulati i giornali fascisti, e vecchi giornali si sono posti al seguito dei nuovi padroni : ma nessuno di essi è riuscito ad imporsi all'opinione pubblica, perchè tecnicament~ sono fatti male e perchè la loro truculenza faziosa e il loro servilismo li ha resi indigesti. Anche chi ha qualche tenerezza per Mussolini e per i suoi, è costretto a leggere i giornali avversarii, che sono meno fegatosi, meno settarii e meno partitanti. La colpa di tutto ciò evidentemente è dei fascisti. Il non essere riusciti a fare un giornale che sì possa leggere è uno dei più sintomatici indizi della loro debolezza interiore, e dovrebbe ammonirli sulla necessità ~i intonarsi meglio alla mentalità degli italiani qualunque. · Invece essi pensano a macchinose congiure, e imaginano di poter cambiare con una legge questa situazione incresciosa. Potrebbero e dovrebbero affidare i loro quoti'diani a giornalisti più abili e più agili ; potrebbero e dovrebbero mutare il tono dei loro giornali per renderli più accetti agli italiani: ma questo non passa loro neppure per la mente, e affidano ai Quindici Sapienti l'incarico di apprestare un progettino di legge per impedire che gli italiani leggano la Stampa, il Corriere, il Mondo, il Popolo, e..-.. il Mattino, e si abbonino invece alla Tribuna di Giordana, a Cremona nuova, al Mezzogiorno, ecc. Tra i quindici c'è il Senatore Gentile, che già ideò la Scuola superiore di Giornalismo, e non ci sarebbe da meravigliarsi che egli da buon filosofo attualista venisse fuori con la proposta di sopprimere tutti i giornali di opposizione, in attesa che i laureati della futura Scuola Superiore possano assun1:,ernela direzione! -Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==