La Critica Politica - anno IV - n. 8-9 - 25 settembre 1924

QUAL'h IL CARICO TRIBUTARIO DELLA TERRA? 361 -esempio nel 1923 le quantità dei· prodotti agrari sono tutte state superiori, di 1.1napercentuale che va dal 15 al 50 per cento, a quelle medie del quadriennio precedente 1 Si è scelta una media? Ma le cifre delle statistiche agrarie :Sono attendibili ? Chi conosce i sistemi con cui sono fatte ne dubita assai, -specialmente delle cifre assolute, se non delle relative. In ogni modo, se si ,può accettare la media delle quantità prodotte, come stabilire la media dei prezzi in un periodo di rivoluzioue. monetaria come l'attuale? nel quale la svalutazione della moneta passa in un solo anno dal 200 al 400 per cento? -e in cui quindi la variabilità dei prezzi è estrema? 1 Come fare a stabilire il reddito della terra per, ad esempio, il 1923-1924, ,quando il vino, che rappresenta uno dei maggiori cespiti d'entrata degli agricoltori, è ancora in gran parte invenduto, quando, in una stessa provi~cia, quella di Siena, il suo prezzo, dove è stato venduto, è variato <lalle 15 alle 160 lire per ettolitro ? E an1messo che i lavoratori agricoli -non sieno che nove milioni, e che ciascuno debba, in media, provvedere ..al sosten!amento proprio e di un'altra persona, non occorrono per cia- :scun lavoratore almeno 6 lire al giorno, 3 per ciascuna persona, e cioè più di 17 miliardi all'anno? E che cosa è stato compreso in quei 9 mi- '.}iardi di spese di reintegrazione di capitali ? Non certamente le spese per acquisto di macchine nuove, acquistate cioè non in sostituzione di .altre. Questa spesa non può essere stata compresa in quella di reintegrazione di capitali, perchè rappresenta ·nuovo investimento di capitali; ma è pur vero che si tratta di un aumento di capitali che non sempre irutta un aumento di reddito. Bisogna poi tener conto di un altro fatto: -che i lavori di impianto delle aziende agrarie non sempre varranno poi Ja somma che costarono, indipendentemente, si capisce, dalle variazioni del valore della moneta. L'altro giorno un proprietario del Chianti, mostrandomi un. pezzo di terra incolta, che egli si accinge a rendere produttivo, mi diceva che, tra scasso muriccioli a terrazza e piante, gli ci vorranno un diecimila lire. < Ma - gli feci io - con diecimila lire lei 1potrebbe acquistare, altrove e in Chianti stesso, una superficie parecchie volte maggiore di terra già coltivata, che le desse una rendita anch'essa ;parecchie volte maggiore di quel che sarà per fruttarle questo pezzo di terra >. Mi rispose : < Giustissimo, ma non si può lasciare la terra in- •colta; e poi, se tutti facessero questo ragionamento, molte plaghe d' Ita1ia diverrebbero deserte >. A questo punto il Ministro De' Stefani potrebbe ricordarmi che, se ,il reddito di capitale trovato dai tecnici è di 9 miliardi, quello accertato .ai fini della tassazione è di 6 miliardi e 439 milioni (1). Ma dire che il .f9eddito accertato è inferiore alla verità è dire un bel nulla finchè non si ·sia dimostrato che le itnposte che gravano su questo reddito non rap- (1) Il reddito accertato ai fini della tassazione è maggiore, come avverte il De' Stefani, perchè bisogna aggiungere a questi 6439 milioni le alcune centinaia di milioni di reddito àccer-- ttato a carico degli affittuari per l'applicazione dell'imposta ordinaria di ricchezza mobile. Biblioteca Gino Bianco . I ' .

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