La Critica Politica - anno IV - n. 8-9 - 25 settembre 1924

350 LA CRITICA POLITICA ieri fecero le elezioni e scelsero gli eletti prima degli elettori, non può esser preso sul serio all'estero come un fattore nella costruzione della città dell'Uomo per mezzo della Lega delle Nazioni. Un paese che ha un simile Governo e che ha alla festa di questo un uomo come l' on. Mussolini, che esplicitamente proclama di non aver fede nella Lega delle Nazioni e che l' Italia ci rimane so-Io perchè se ne uscisse, la Lega funzionerebbe contro di essa, non può non apparire al resto del mondo che o un paese non libero e quindi oppresso ovvero un paese che lunge dal voler servire la causa della Legge e perfezionarne gli organi, se ne sente impacciata e desidera mandarla a monte. Libertà, civiltà, pace sono tre valori indissolubili per tutti i popoli : chi li diserta si fa disertore delle speranze del mondo. Il fascismo va organizzando il boicottaggio morale dell'Italia da parte di tutto il mondo civile. ANGELO CRESPI . L'ANORMALE SITUAZIONE EUROPEA Quando alla vigilia della guerra, io lessi Watt Whitman nella traduzione fedele che l'Italia deve al vecchio mio amico Luigi Gamberale io rimasi colpito da un suo detto, « parergli l'Europa un grande asilo di anomali, una vasta infermeria di isterici». Quali parole adoprerebbe oggi il singolarissimo vate del Nuovo Mondo ? Ogni intelletto meditativo, ogni coscienza fervida non possono non soffrire dello immane travaglio suscitato dalla lotta mondiale, che ha ancora tutte le minacce della guerra sospese su tanta parte dell' Europa, e nessuna delle sicurtà della pace. Dovunque, e fin troppo, si ode parlare di « tempi nuovi », di « spirito nuovo», ma è vano chiedere quale sia il preciso significato di queste espressioni. Lo spirito nuovo, in realtà, è uno stato d'animo di malcontento generale, ansioso di mutamenti pur indeterminati e vaghi, sorretto - un giorno più dell'altro - dal prepotente istinto della rivolta d' un popolo contro l'altro, d' una classe contro tutte le altre dello stesso popolo. E il verç> è che due ideali mistici ed opposti informano la fosca età novella, surta dalla guerra, e sempre più sospinta verso l'esaltazione e l'incoerenza: due ideali irreducibilmente in contrasto tra loro,, il socialismo e l' imperialismo, che è quanto dire la Internazionale e la Dittatura. Per poco che si torni un ventenio addietro, l' Europa ci appare come un insieme di immensi edifizi, - la immagine è di Gustavo Le Bon, - lasciati a mezzo, e che urge rifar da c~po. E in Italia, particolarmente, dove tanto più grave è il disagio economico e sociale, tanto più viva la irrequietezza e più radicata la ideologia rettorica della media e piccola borghesia dominanti! (Da una prefazione) GIUSTINO FORTUNATO Biblioteca Gino Bianco

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