340 LA CRITICA POLITICA sanitarii, gli istituti di vigilanza sanitaria: i professionisti dell'insegnamento non vedono altro bene che nella moltiplicazione delle scuole : gli ingegneri stradali trasformerebbero la superficie terrestre in una rete stradale, e così di seguito. I gruppi sindacali sono sempre portati a fare una politica di ceto in contrasto con l' interesse generale, e si coalizzerebbero fra loro a danno della maggioranza, che, in un paese come il nostro costituito in gran parte di ceti medii di artieri e di contadini, non avrebbe suoi sindacati efficaci ed efficienti. I gruppi sindacali sono portati a una politica di interventismo e di protezionismo per irresistibile spinta interiore, e finiscono per essere nel dominio assoluto dei loro organizzatori, che apertamente o copertamente esercitano una decisiva influenza sul loro indirizzo, tanto più quanto maggiore è la l~ro vastità. Per riorganizzare lo Stato su basi economiche bisogna mettersi decisamente sulla via del decentramento democratico, specialmente necessario in Italia ove sono così marcate le differenze fra regione e regione nella loro stessa costituzione sociale, e ove quindi è assurdo che una legge uniforme pretenda livellare situazio.ni tanto diverse. La questione meridionale, che si dibatte da un trentennio, non ha trovato e non troverà mai la sua soluzione in un regime unitario, mentre può e deve trovarla in un regime federale; lasciandone la cura agli interessati che non attendano più dallo Stato la manna delle strade, dei ponti, delle ferrovie. I meridionali, lasciati a se stessi, con i loro mezzi e con le loro responsabilità, saprebbero da se provvedere senza sperperi, con ~imedii teo.ricamente imperfetti ma praticamente efficaci. , La valorizzazione della provincia intesa nel senso sopra accennato è una premessa di questa riorganizzazione federalista dello Stato. I ceti laboriosi della provincia debbono acquistare la coscienza dei loro doveri e dei loro interessi, e adeguare la propria azione politica ad essi, sottraendosi all' influsso deleterio delle 1ninoranze organizzate nei così detti partiti di masse. Chi si pone i problemi locali concreti vede l' impossibilità di risolverli con criterii faziosi e con schemi teorici, e constata che i fierissimi propositi rivoluzionari dei politicanti mascherano solo l'incapacità intellettuale a risolvere i problemi stessi e la volontà accanita di difendere le posizioni politiche di comando da essi raggiunte. La provincia ha una cattiva fama di faziosità politica, e quando Suckert eleya a rappresentante del provincialis1no l' on. Farinacci le rende un cattivo servizio. I ras e i regoli, i proconsoli giolittiani, i capi delle consorterie moderate sono o furono gli esponenti della cattiva provincia, di quella che serve come anello di congiunzione fra lo Stato accentratore e i suoi sudditi, e che basa la sua forza locale sull'appoggio dello Stato, mentre di fronte allo Stato si fa forte della sua posizione locale sopravalutata. E neanche Masaniello è l'autentico rappresentante della provincia, come ritiene Giovanni Ansaldo : le sommosse per i prezzi delle grascie, culminate nell'allegra rivoluzione per il ribasso. Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==