La Critica Politica - anno IV - n. 7 - 25 luglio 1924

330 LA CRITICA POLITICA con grande meraviglia di taluni mi- ·nistri i quali credevano di essere stati chiamati ad approvare provvedimenti di ben altro colore. < E poi, diciamolo francamente, non -si può rimanere indifferenti di fronte al lavorlo che si avverte nelle alte gerarchie fasciste per determinare non sappiamo quale movimento, onidata, o colpo di mano che dir si voglia, con cui si dovrebbe rinsaldare la pressione schiacciante del fasci- • smo su tutti gli altri cittadini. Questo lavorìo si svolge alla luce del sole. Che cosa fa il Governo per impe- ·dirlo? Lo domandiamo all'on. Federzoni, ministro per gli Interni, che il· Paese vide con soddisfazione salire al Viminate, ritenendo che da un .uomo d'ordine quale egli è, sarebbe veramente venuta una politica di legalità e di normalizzazione. Lo domandiamo· ai ministri Sarrocchi e Ca- -sati, che sono rimasti tenacemente fedeli alle idealità liberali ed incrollabilmente devoti alle istitùzioni. Lo do1nandiamo ai due ministri militari Di Giorgio e Thaon di Revel che sono legati alla Corona e alle istituzioni da un duplice giuramento: di soldati e di ministri. Lo domandiamo ad uomini di assoluta probità politica -come gli on. De Stefani e Oviglio che nel fascismo hanno portato un vero ·senso di equilibrio >. Bisognerebbe sapere quanto queste preoccupazioni dei liberali devoti a11a Corona siano sentite in alto loco. La fabbricazione dei consensi. Passiamo ad altro. Ritorniamo alle elezioni del 6 aprile. Le statistiche elettorali per la cir- ·coscrizione pugliese ci avevano già procurato una sorpresa: quella della scomparsa dell'analfabetismo in al- •cune provincie dove si davano uffi- ~ialmente il 50 e il 40 per c~rto di Biblioteca Gino ·sianco analfabeti. Ora ce ne procurano un'altra : che in quella circoscrizione i voti validi sono stati 34.313 in più dei votanti. La giunta delle Elezioni, come è naturale, non se ne è accorta e ha convalidato in blocco tutti i candidati della lista nazionale fascista. È stato invece l'ufficio di statistica del Ministero dell'Economia Nazionale che, tirando bene le somme, ha visto che il conto non torna. Ecco q,ui, infatti, una circolare singolarmente istruttiva, che il Presidente del Tribunale di Lecce ha inv{ato, in data 3 luglio, ai pretori del circon- 'dario: < L'on. Ministero dell'economia nazionale, in seguito alla comunicazione delle notizie fornitegli dalla Corte di Appello di Bari, sulla base di quelle inviate dai dipendenti Tribunali e Preture di questo circondario, ha rilevato che il numero dei votanti nelle ultime elezioni politiche - 521.589 - è risultato inferiore al numero dei voti di lista validi - 555.902 - e che deve, quindi, ritenersi errato. · < Perciò prego le SS. LL. di rinnovare con la massima urgenza la richiesta alla mia circolare del prirno maggio 1924, n. 755, raccomandando la più scrupolosa esattezza nell' invio delle notizie, in guisa da potersi accertare la causa della differenza fra le due cifre dei votanti e dei voti di lista. < Attendo sollecito riscontro. < Il presidente: F.to G. Bacile>. Come si vede la fabbrica dei consensi al Governo Nazionale fascista è andata alquanto oltre la misura. Ma le cifre si possono sempre .... correggere. Il Senato in difesa delle autonomie! Chi si sarebbe aspettato che il vecchio Senato di nomina regia avrebbe in fatto di libertà mostrato una sensibilità maggiore della Camera eletta

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==