r • IL PROGRAMMA DEI GRUPPI DI " RIVOLUZIONE LIBERALE " 29-7 schermaglia, avvincente e sconcertante. Il fascismo è un movimento profondo, in cui confluiscono caoticamente forze divergenti, tenute provvisoriamente in armonia dal feticismo. verso Mussolini, dalla preoccupazione delle conseguenze di un eventuale rivolgimento, dalla negazione del socialismo bol~cevico del popolarismo della democrazia. In un certo senso può dirsi che il mussolinismo è soltanto la veste contingente del fascismo : Mussolini deve il suo eccezionale prestigio fra i fascisti essenzialmente al fatto che il fascismo non può esprimere un· altro suo uomo senza rompere la sua unità esteriore, liberando le forze che contiene per un libero autonomo sviluppo in sensi divergenti. Nel valutare questo complicatissimo fenomeno della vita italiana odierna è indispensabile domandarsi il perchè del successo fascista, anzichè soffermarsi a giudicarlo dal suo contegno durante la lotta che lo portò al potere e dall'uso che ha fatto del potere stesso. Camillo Cavour, in un discorso recentemente rievocato in occa~ione delle polemiche sul1' infelicissimo decreto contro la stampa, osservava che i gruppi eccentrici fanno paura solo quando possono erigersi a rappres.antanti di certi· sentimenti largamente diffusi, che non trovino altrove la loro espressione adeguata. Il segreto del successo del fascismo fu proprio in questa rispondenza fra i sentimenti di larghe masse, stanche della tracotanza sovversiva e della incapacità democratico-liberale, e certe premesse del movimento fascista. Chi vuole esplicare oggi un'azione efficace, non può prescindere dall'esistenza e dalla forza formidabile dei sentimenti,. sui quali poggiò il fascismo per la sua ascesa. La repugnanza irreducibile per la violenza del fascismo, per il culto della retorica e del fasto, per l'assenza del senso del limite e per molte azioni di partito e di governo non deve far dimenticare che il fascismo ha trionfatomalgrado queste tare, perchè il popolo italiano istintivamente voleva la fine del regime precedente e sentiva il bisogno di un ristabilimento dell'ordine nel processo produttivo, delle gerarchie, della disciplina: se vi sia riuscito o no è un altro problema, ma il popolo italiano questovoleva quando lasciò compiere !a marcia su Roma. Per vincere il mussolinismo, bisogna far sentire al popolo che il suo scopo non è stato raggiunto e che altre forze sono pronte per assolvere quel compito. Il delitto Matteotti ha avuto cosl profonde ripercussioni appunto perchè ha determinato questa delusione : non ha portato a risultati concreti, perchè mancavano le forze che dessero la garanzia di saper assolvere quél compito. La seconda premessa è che l'opposizione contro il fascismo devepoter contare su un' industria libera da ogni protezionismo e da ogni, paternalismo e su una classe proletaria intransigente che nell'educazione della fabbrica impara il senso della libera vita sociale : la formazione di, - questa economia liberale nel Nord non deve avvenire a detrimento del, Sud agricolo, che attende la soluzione dei suoi problemi da un'azioneBiblioteca Gino Bianco
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