LE DUE ITALIE " 295· cino al processo produttivo, più adeguato alle varietà economiche e sociali delle regioni italiane. Al di fuori di questa pregiudiziale non vediamo un possibile terreno di azione po.litica per l' Italia onesta e laboriosa, cui Sem Benelli ha rivolto il suo fervido appello : questa Italia non può far sentire la sua voce e far valere i suoi interessi contro la coalizione dei politici e dei banchieri, contro le clientele dei profittatori e dei plutocratici se l'ordinamento dello Stato non venga radicalmente cambiato, se non si rinunci alla beffa del cittadino elettore, fantoccio chiamato a deporre ogni quattro o cinque anni una scheda in un'urna e a scontare poi quel minuto di sovranità apparente con la privazione di ogni altro diritto nella vita del suo Comune e dello Stato, soggetta al volere e agli interessi dei capi partito. GIULIO PIERANGELI .. C·ETI MEDI/ E FASCISMO Il fascismo, sorto in gran parte come espressione della contrarietà delle classi medie alla minacciata dittatura bolscevica e all'intollerabile tirannia di alcuni ceti previlegiati, nei suoi organismi politici ha finito per assoggettarsi al dominio della plutocrazia, che lo aiutò nelle spedizioni punitive e nella marcia su Roma con finanzianienti generosi, e che ora vuol godere il frutto di.,quegli aiuti. l l desiderio di rapidi arrricchimenti e di una vita sfarzosa con automobili ed a,nanti a disposizione ha esercitato su alcuni degli esponenti del fascismo insediatisi nella capitale un'influenza deleteria: nella provincia si è verificato in niinori. proporzioni un fenomeno analogo, con la conquista facile di posti largamente retribuiti da parte di giovani impreparati alle responsabilità del coniando : la retorica spavalda di giornalisti e di politicanti ha annebbiato il senso del lecito e dell) illecito, ha respinto in seconda linea gli uomini di maggior valore per la consueta selezione dél peggiore che si verifica nei partiti vittoriosi; gli orpelli e le pompe delle cerinionie fastose hanno velato questo processo degenerativo agli occhi di chi avrebbe dovuto adoprare il ferro cat!terizzatore contro i focolai dell'infezione corruttrice, senza lasciarsi assopire dai /unii degli incensi e dalle insidiatrici lusinghe della vanità. Contro ogni interessata negazione sta in fatto che i ceti medii non hanno più nel fascisnio la loro espressione politica e psicologica, come è /acile constatare parlando col primo sconosciuto che vi capiti a fianco in treno o in trattoria; se non leggete un giornale fascista e non avete il dischetto tricolore all'occhiello, il vostro vicino si sbottona senz'altro, e vi sciorina le sue critiche e le sue riserve sul nuovo regime, pronto a interrompersi se capiti un terzo, di cui non si fidi. Sono questi i sintomi, apparentemente insignificanti, di un profondo fenomeno di distacco dei ceti medii dalle nuove gerarchie e, chi li abbia notati a suo tenipo, non poteva trovare strana l'ansia di liberazione che scosse migliaia e migliaia di italiani, quando la recente tragedia dette l' impressione che la situazione politica stesse per cambiarsi improvvisamente. Bib iotec .Gino Bianco
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