La Critica Politica - anno IV - n. 6 - 25 giugno 1924

CHIARIMENTI 245 sempre il cittadino avanti che l'industriale o il commerciante o l'operaio, il lombardo o il siciliano. È · invece sulle questioni che rivestono un carattere particolare, professionale, economico, tecnico, che le assemblee legislative cessano di essere competenti. E la loro incompetenza cresce col crescere del numero e della varietà delle questioni. Oggi il numero è infinito. Troppe sono le questioni sulle quali i deputati debbono decidere 1 Ma se il numero delle questioni diminuisse non per ciò la loro competenza collettiva migliorerebbe 1 Essi farebbero solo un minor male. Non v' è persona, infatti, che essendo competente in una questione non sia più o meno incompetente in tutte le altre (1). Il deputato di Lombardia non sarà mai il 1neglio indicato a deliberare su le questioni della Sicilia, nè quello· della Sicilia su quelle del Piemonte. E le questioni che toccano gl' interessi dell' industria non troveranno mai nell'agrario il loro giudice migliore. Ed ecco la necessità di avvicinare per quanto è possibile gl' interessi agl' interessati. Anche questa è una questione di sovranità, di democrazia. Non si capisce l'esistenza di un Ministero di agricoltura come organismo politico. Si capisce, invece, un servizio dell' agricoltura. E chi più competente ad organizzarlo e a dirigerlo - in quanto deve servire agli agricoltori - degli agricoltori stessi ? Perchè gli agricoltori del Sud dovrebbero, ad ese1npio, essere costretti a fare le spese degli industriali del Nord o viceversa? Così per l'amministrazione. L'Italia è varia. In questa varietà che è diversità di costumi, di· abitudini, di cultura, di economia è la nostra vitalità nazionale, sempre nuova e risorgente. Come si può costringerla ad essere uguale, uniforme? Come è possibile che la Sicilia si regoli come il Piemonte? che si decida a Roma quel che deve esser fatto a Palermo e del modo come deve esser fatto ? che la Sardegna debba implorare come una concessione quel che può più facilmente rapidamente sicuramente fare da se? Si deve venire a una ricostruzione. Vi sono interessi comuni che è proprio dello Stato rappresentare e tutelare. Vi sono interessi particolari a gruppi o a classi di cittadini - interessi economici e sociali, locali e regionali - ai quali è compito degli interessati stessi il provvedere. ' Questa ripartizione è essenziale. Lo Stato deve essere politico e solamente politico. Non vi può essere applicazione pratica di democrazia se non cost Suffragio universale, rappresentaza proporzionale, referendum sono forme di democrazia praticamente inefficaci se la formazione dello Stato non è semplice e la partecipazione dei cittadini alle questioni che li interessa non è costante e diretta. OLIVIERO ZUCCARINI (1) E perciò è inutile pensare di trovare un rimedio introducendo nei Parlamenti le rappresentanze professionali o creando addirittura un'Assemblea tecnica e professionale accanto a quella politica. Biblioteca Gino Bianco ...

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