La Critica Politica - anno IV - n. 6 - 25 giugno 1924

.. I NOTE E COMMRNTI 281 della sua direzione). Oltre il direttore e consiglie_re delegato del Corriere Italiano avv. Filippelli si trovano infatti direttamente implicati nell'affare due ispettori viaggianti del giornale, Dumini e Putato, due chauffeurs del Filippelli, e infine Filippo Naldi, che improvvisamente si è rivelato collaboratore del Filippelli per la sua fuga e insieme per gli affari finanziari del Corriere Italiano. Il finanziamento del Corriere Italiano rappresenta un fenomeno eccezionale per il giornalismo di ogni paese. Il giornale ~osta ai suoi finanziatori una f)assività di oltre trecentomila lire al mese. L'avv. Filippelli, arrivato alla direzione da un mode- .st') posto di impiegato amministrativo viaggiante del Popolo d' ltalia, in sette mesi di carica ha potuto accumulare una larghissima fortuna, che gli consentiva di possedere quattro diverse automobili e di condurre a Roma una vita dispendiosissima di gran signore, non preoccupato di spese di qualsiasi genere. In sette mesi di vita il Corriere Italiano ha inghiottito oltre dieci milioni di lire >. Un'altro giornale, la Tribuna, si esprimeva nello stesso giorno, nei termini seguenti : < Bisogna andare in fondo, ripetiamo. Ora che sul carattere della partecipazione del Filippelli al delitto non c' è dubbio - la sua fuga è una confessione - bisogna far subito la luce sulla organizzazione che egli aveva fondato e dirigeva. Questo giornale è costato in dieci mesi - si assicura - dodici milioni. Chi. erano i finanziatori di questa impresa puramente politica, da cui ogni criterio industriale di tecnica giornalistica esulava, e quale interesse avevano a spendere somme cosl grandi per un giornale che non era ., Biblioteca G·no Bianco ministeriale, perchè ad un certo punto si è unito alla canea contro l'on. De Stefani, ma che si aggrappava al fascismo con un parassitismo vistoso e ten~ce ? Chi, tra le persone politiche in discussione, andava a questo giornale e, se non lo finanziava come si diceva, evidentemente lo inspirava? Abbiamo detto un'altra volta che il fascismo non può continuar ad avere in Roma come espressione vistosa una stampa di ventura che è nata dagli affari, che vive degli affari, che muta con gfi affari; che giustifica infine i servizi che rende al governo con un zelo clamoroso di difese e di offese da cui si è generata quest'atmosfera irrespirabile di insofferenza e di violenza. I giornali sono cenci che si vendono, e se il fascismo e il governo non distinguono come è facile e come una volta si faceva prontamente, l'opinione pubblica ha ragione di confonderli nella riprovazione con i giornali che certo disdegnano, ma che non hanno il coraggio di sconfessare>. Il contegno del Partito colpito. Quale è stato il contegno del Partito piil particolarmente colpito ? Ha esso sentito tutta la gravità di quello che è avvenuto e si vede? Scriveva il Mondo del 18 giugno: < Mentre tutto consiglia di non turbare maggiormente il Paese, mentre il fascismo dovrebbe avvertire l'opportunità di dissociarsi finalmente da quel linguaggio di violenza che, come i fatti hanno tragicamente dimostrato, precede e prepara l'azione violenta, proprio ieri il Popolo d'Italia pubblicava questo appello. < Fasci di tutta Italia rendetevi conto della situazione ; attendete gli ordini che verranno a seconda degli avvenimenti e preparatevi ad eseguirli come nei tempi delle grandi battaglie >. Ed in

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