266 LA CRITICA POLITICA rebbe far accettare éla tutti, riesce a riscaldare, a vivificare, ad animare l'austero motivo della sua prosa lucidissima. Alcune pagine di queste Lotte del Lavoro riescono perfino a commuovere, e da esse traspare un'onda di poesia umana e civile, che induce a superare quanto di aspro, di rigido, quasi di unilaterale, affiora talvolta negli scritti di questo critico implacabile, il quale mostra di compiacersi, nel calore della sua dimostrazione virile stringente concatenata, di espressioni dure e pungenti, non sempre prescelte con piena ragione di obiettiva giustizia. Questo primo volume delle opere dell'Einaudi raccoglie scritti pubblicati tra l'anno 1897 e il ! 919, tra l'alba del movimento operaio italiano di resistenza e il crepuscolo - senza dubbio transeunte, connesso alla crisi della libertà politica e alla contrazione della potenza industriale in Italia. Il libro s'apre con un esame pacato delle fasi d' uno sciopero ài tessitori nel Biellese, dove sono manifesti quei germi di devozione alle idealità pitt semplici ed umane del. socialismo, affermate con ingenua franchezza, in quegli anni di elaborazione d' un movimento politico-economico che doveva ridestare a nuova vìta civile gran parte delle moltitudini italiane, rimaste lungamente in disparte dalla famiglia nazionale, anche durante l'epoca del risorgimento, anche negli anni che seguirono la consegui_ta unità della patria. E continua, narrando l'origine e le fasi e la conclusione di quello sciopero di Genova del 1900, dal quale ebbe inizio una nuova situazione politica ~n Italia, la caduta del Ministero Sa- ' racco, l'avvento del Ministero Zanardelli - Giolitti, e - conforme alla concitata annunciazione fatta~e da Filippo 'Turati alla Camera : Signori, entra il lavoro I - impulso febbrile il latente movimento di organizzazione delle classi operaie ed agricole, non più combattuto dallo Stato con metodi polizieschi ed oppressivi, ma lasciato libero di svolgersi, d'affermarsi, d'allargarsi, di consolidarsi, in quei primi anni del secolo ventesimo che videro la nuova prosperità del paese, premessa indispen- . sabile ad ogni miglioria c.ollettiva, base necessaria d'ogni progresso sociale. L' Einaudi è un inflessibile liberista, consequenziario e rettilineo : egli perciò assiste con la più viva simpatia a queste agitazioni che preludiano ad una formazione di coscienze, di energie, · di forze autonome e fattive: ma, ogni qualvolta il giovine n1ovimento operaio a tinta decisamente ~ocialista accenna a tralignare, nel senso d'invocare privilegi di classe, o protezioni statali, o difese 1nonopolistiche, egli insorge, con immutata veemenza, a protestare, nel nome dei diritti superiori della libertà, nel nome degli interessi generali, che vanno al_di là degli interessi anche comprensibili, se non ammissibili, delle categorie, nel nome di quei principii immutati ed immutabili dell'economia che sono alla base · del proce·sso produttivo. Perciò l'Einaudi si schiera recisamente all'opposizione quando un alto magistrato ed un economista apprezzato propugnano d' introdurre nella legislazione penale il reato di crumiraggio : ' la tutela, cioè, fatta dallo Stato (a mezzo dei suoi carabinieri, dei suoi Biblioteca Gi•no'Bianco
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