, GIOVINE DEMOCRAZIA 257 perchè è in atto nel mondo dello spirito. Ma voi vi credete, voi pochi, i soli chiamati sopra la massa, eh' è costretta ormai e deve tenersi curva sotto il vostro scettro, perchè voi siete giunti al trono?; come siete giunti?. E come credete di poter privare un pop.olo della libertà, e sottrarlo al dovere d' entrare nella nobile gaia al miglioramento, con l'ideale d'una elevazione continua? Non s'accenderà più questa gara di sapienza e di saggezza, che premi il merito coll'onore del reggimento del popolo, onore e premio che è un dovere acquistare ? ; chi vi ha eletti ?, chi vi ha investiti del vostro impero ? La vostra concessione distrugge il dovere, sopprimendo la libertà. La vostra benevolenza è un atroce insulto alla personalità del cittadino, alla moralità della vita. Voi non siete sottomessi alla legge del dovere ? E se parlate ancora di dovere, donde esso vi proviene, se non riconoscete sopra voi l'autorità della legge morale, l'autorità dello Spirito, che non è in voi soli, no I, ma è bene nella coscienza di ogni uomo, che è della Patri~ cittadino, e non co~a e proprietà del vostro governo ? Se voi disconoscete in un solo uomo il valore dell'<l sua personalità, voi non riducete quell'uomo solo a cosa, ma disconoscete ogni valore, rinnegate la legge morale, ferite nel più profondo tutta l' umanità. Il poco bene materiale che il vostro dispotico reggimento potrebbe mai largire alla turba dei servidori ciechi d' un oscuro consiglio, servidori perchè non sottoposti alla legge morale, ma sommessi a uno straniero ordinamento, quel bene che si traduce nella •moneta che voi gettate a eccitare le più basse passioni dell'animale, è il più grande flagello per una nazione, perchè le stronca i nervi e la getta nello stato pit1 abbietto d' immoralità. * * * Noi non pensiamo a dettare le proposizioni d'una compita teorica; ma tendiamo, con l'ardore della nostra fede e con la forza della nostra scienza, a dar corpo alla nostra idea morale, a incarnarla nella società di oggi~ attraverso gli organismi più confacenti al nostro giorno. La storia moderna è democratica; la nostra azione e questi organismi si chiamano, come il ·nostro ideale, una azione e un ordinamento e reggimento democratici. Noi non pensiamo a comporre la perfetta costituzione, miniare vano, perchè nessuna Carta ha valore, se nell'ordinamento non alita lo spirito, e le leggi s' impongono a vuoto, quando manca nell' uomo la coscienza del cittadino. La nostra mèta è più lontana e più in alto. Noi non costringiamo la nostra azione in nessuna armatura che la possa soffocare. Noi siamo artefici di vita. Sarà più facile a un cattivo ordinamento rendersi buono, ravvivato da uno spirito buono e da una moralità sincera, che a uno eccellente iblioteca Gino Bianco
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