250 LA CRITICA POLITICA in quel tempo, la causa delle sciagure dell' Italia Meridionale ai cattivi sovrani o ai preti o agli spagnuoli. E, nota argutamente il Croce, < se si fossero attenuti alla filosofia, cara a non pochi napoletani, l'avrebbero attribuita alla combinazione o alla jettatura, che intervenne a disturbare sempre, in questo paese, ogni continuità di governo, col rendere di volta in volta sterili i grembi delle regine normanne, angioine e durazzesche, 1 e riaprire senza tregua le guerre di successione >. La naturale conseguenza di una storia condotta secondo il preconcetto naturalistico è il più completo e quietistico pessimismo pratico : perchè che cosa farci se il clima è queilo, la terra è quella, la razza è quella? È vero che quegli stessi pubblicisti e studiosi, pur muovendo da tali presupposti, hanno poi suggerito svariati rimedi: riforme tributarie, rimboschimenti, acquedotti, lavori pubblici, con una contraddizione che se fa torto alla loro coerenza critica, non fa torto al loro animo. « Ma neppurre con tale felice colpa di coqtraddizione si raddrizza il problema pratico malamente rovesciato ; perchè tutte quelle belle cose si potranno ottenere, e Ja storia tornare o continuare miserabile; perchè si può essere ricchi ~aturalmente e poveri spiritualmente ; perchè, in breve, che cosa mai vale possedere a proprio uso tutti i beni del mondo, si anima vero nostra detrimenti capiat ? >. * * * Se adunque il problema del Mezzogiorno è, come del resto ogni problema politico e pratico, anzitutto un problema spirituale e morale, crediamo non. basti alla sua soluzione l'annunziato ed in parte già accordato aiuto materiale dello Stato, pur non potendosi negare l'importanza che necessariamente ha, agli effetti della soluzione di esso, il fornire alle popolazioni del Mezzogiorno le condizioni elementari della civile convivenza spesso mancanti, ed i. mezzi per una rinascita economica. Primum vivere deinde philosophari. Ma bisogna pur altamente procla1nare che la salvezza del Mezzogiorno è sopratutto in sè stesso, nel mutato anitno che deve ispirarlo ed assistérlo nel suo prossimo avvenire. Pare a noi che ciò che ha maggiormente ritardato il risorgere dell'Italia Meridionale sia stato questo attendere tutto dello Stato, il quale del resto, , effettivamente, con la sua mania accentratrice rendeva più difficile le condizioni economiche del Sud a tutto vantaggio delle provincie_ del Nord e determinando un dualismo tra le due parti d'Italia. Larghe autonomie regionali avrebbero probabilmente salvato il Mezzogiorno mentre invece assai dannoso fu l'accentramento nello Stato di tutto quanto riguarda l'agricoltura e i lavori pubblici, la scuola e gl' istituti di beneficenza. Il Governo potrà favorire la rinascita del Mezzogiorno specialmente astenendosi dall'intervenire ovunque come la Divina Provvidenza. La sua opera e stata se~pre, anzichè moralizzatrice, profondamente immorale e corruttrice. Specialmente in materia elettorale l'opera di quasi tutti i Biblioteca Gino Bianco
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