La Critica Politica - anno IV - n. 5 - 25 maggio 1924

NOTE E COMMENTI . Le modifiche al regolamento della Camera. C'è chi se ne preoccupa e assai. Eppure il fascismo è logico: segue la sua strada. Non son~ invece logici coloro che continuano a considerare la Camera come -un istrumento della sovranità popolare, specialmente ·poi questa Camera. Sarebbe stato strano • che il Governo fascista, dopo aver modificato il sistema delle elezioni in modo che la Camera dei deputati divenisse un semplice strumento del potere esecutivo, non si fosse poi preoccupato di disciplinarne if funzionamento, per modo che non si ahbiano a verificare in esso arresti o imprevisti che riuscirebbero per lo meno fastidiosi. Il Gov·erno vuol garantirsi anzitutto contro i propri amici ai quali l'ambizione di arrivare a più alto posto potrebbe far dimenticare, in un qualunque giorno, e le proprie origini e i p~opri doveri di sudditanza e contro le insidie delle opposizioni. Ed ha diritto di garantirsi. La riforma costituzionale Bianchi segue, insomma, il suo corso di attuazione pratica. Il fascismo è gradualista, ma per arrivare inesorabilmente alla mèta. Per il governo che le fa, le elezioni debbono avere il valore di una investitura per cinque anni: questo è il punto fondamentale della riforma Bianchi. In attesa che esso si trovi affermato nella nuova Costituzione che il re largirà allo Stato, e che, quando il fasc,ismo avrà completato la sua opera ricostruttrice, interverrà opportuBiblioteca Gino Bianco namente a codificare un diritto già esistente di fatto, provvederanno per ora le decisioni prese dal Gran Consiglio fascista e le modificazioni al regolamento della Camera "rese necessarie dalle circostanze,, e approntate da una speciale Commissione. Prima decisione - importantissima - è che i deputa-ti di maggioranza, iscritti o no al partito, debbono costituire un unico gruppo, sotto una sola direzione e con unica disciplina. Quindi imbrigliamento con tutte le regole di quei deputati filofascisti di varia origine e di disparata etichetta politica che il Governo ha creduto, per ragioni di opportunità elettorale, includere nel Listone. Seconda decisione : mettere le opposizioni, già dalla applicazione della nuova legge elettorale inesorabilmente ridotte alle proporzioni di trascurabile minoranza, in condizioni d' impotenza assoluta. Come? Una speciale Commissione per la riforma del regolamento della Camera ha provveduto a risolvere il non difficile compito con una serie di proposte di cui eccone alcune : ·• La Commissione propone, ad esempio, che una volta chiusa la discussione generale, non possa prendere la parola che il presentatore di quegli ordini che siano appoggiati da almeno trenta firme. L'oratore che prenderà la parola in queste condizioni non potrà parlare per più di mezz'ora .. Inoltre, nessun deputato potrà, in una discussione, firmare più di un ordine del giorno. Come si vede, se queste disposizioni saranno approvate, verrà a cadere tutto il siI

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