f 18 MESI DI COMMISSA.RIATONELLE FERROVIE DELLO STATO 231 Impressionante riesce anche l'aumento verificatosi nelle spese generali e della Direzione Generale. Da un totale di milioni 104.67 nell'esercizio 192021 e di milioni 144.31 nell'esercizio· 1921-22 si passa a un totale di milioni 268.051 Su questo capitolo del bilancio la spesa relativa al personale di direzione si è quasi raddoppiata da 117.4 milioni a 225, mentre le spese diverse subiscono un aumento del 60.03 °lo e cioè passano da milioni 26.84 a milioni 43.02. " Si trova - osserva il Rèpaci - una voce nuova, s.pesa per il servizio degli autoveicoli, che nel 1920-21 non esisteva, e che ammonta a milioni 1.18 ,,. · Una diminuzione di spesa apportata dal Commissario delle ferrovie e iulla quale c'è qualche cosa da osservare è quella per la manutenzione del I materiale rotabile. nella cifra ragguardevole di 59.05 milioni. Secondo l' ing. Lanino se tale diminuzione avvantaggia il bilancio contingente, non può dirsi torni altrettanto a favore della consistenza del parco ferroviario. "Non sempre la saggia amministrazione consiste nel non spendere, nel " reseca- . re" le spese come diceva Guicciardini, a tutti i costi, ma anche sta nello spendere " lo necessario bene ed in tempo,,. Il Rèpaci dal suo canto fa le seguenti osservazioni : "A quali ragioni è dovuta la forte diminuzione della manutenzione del materiale rotabile? Si tratta di ben 59 milioni. In parte al minor costo delle riparazioni; ma forse in parte anche perchè non si sono eseguite tutte le riparazioni necessarie. A traffico crescente le spese di riparazioni rotabili dovrebbero crescere o per Io meno restare costanti, a meno che non si dimostri che i minori costi siano stati sufficienti a fare tutte le riparazioni occorrenti. Il che non è. Temiamo che qui si tratti d'una diminuzione fittizia, per cui la relativa spesa poi andrà a gravare, in maggior misura, negli esercizi successivi,,. Quanto all' aumento delle entrate esso è rappresentato da milioni 1'62.35 dovuti ali' inasprimento delle tariffe e per oltre 107 milioni rappresentato dalle merci a P. V. Per ciò che riguarda i viaggiatori l'inasprimento delle tariffe non ha migliorato l' introito, chè anzi, secondo il Lanino, l'introito 1nedio dell'asse chilometro viaggiatori è diminuito di un .centesimo circa. I nuovi aumenti di tariffa, sempre secondo questo scrittore, sono " stati deliberati irrazionalmente, come sempre. Anche questa volta si è 'proceduto, empiricamente, per coefficenti di percéntuale di aumento generale, senza tener conto del mutato rapporto di valore delle merci ,,. La tassa ferroviaria avrebbe subHo un aumento, su quella del 1913-14, come di 1 a 5 e cioè sarebbe stata condotta " oltre al limite della svalutazione della moneta, che · ne dovrebbe essere la norma massima,,. Un punto oscuro delPesercizio ferroviario è infine quello delle spese complementari e cioè quelle per la conservazione e intensificazione della sua forza produttiva. Su es~o, particolarmente si ferma l'attenzione del Rèpaci il quale domanda: il disavanzo che i conti dell'Amministrazione ferroviaria presentano " è davvero quello reale, oppure mancano alcune spese che pur dovrebbero comparire, e che, come al solito, sono occultate e sono impostate in misura non sufficiente ? ,,. Oltre le piccole spese per materiale di consumo e per la manutenzione ordinaria esistono, infatti, altre spese che si chiamano di rinnovamento, le quali hanno per scopo di mantenere, mediante opportuni accantonamenti di I iblioteca Gino Bianco \ I'.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==