La Critica Politica - anno IV - n. 5 - 25 maggio 1924

NUOVI LIBRI Un teorico del Socialismo Il Prof. R. Mondolfo ha pubblicato (presso l'Editore Cappelli, Bologna), la terza edizione della sua opera Sulle orme di Marx, che, apparsa la prima volta n_ell'in1mediato dopo guerra, aveva già suscitato largo fervore di consensi e di discussioni. In questa ultima edizione, l'opera è quasi raddoppiata di mole, es- . sendosi accresciuta di qualche saggio del tutto nuovo (notevolissimo lo studio sulla rivoluzione russa, dove è tracciata con grande vigore la genesi econo1nica del bolscevismo) e di risposte alle obiezioni mosse da --- vari critici fin dal primo apparire dell'opera. Queste discussioni e polemiche forse nuocciono all' unità organica del libro, la cui mole è divenuta un po' troppo sovraccarica e quasi congestionata ; ma esse offrono tuttavia molto interesse per il lettore che abbia seguito lo svolgimento della quistione sociale del dopo-guerra, perchè attraverso il conflitto dei vari autori impersonanti le diverse tendenze politico-sociali degli ultimi anni, si ha una r_appresentazione molto elevata, in termini schiettamente intellettuali, scientifici, della crisi spirituale che abbiamo vissuto e non ancora sorpassato. Ma il valore documentario dell'opera passa in seconda linea di fronte ali' importanza critica di essa. Io· credo che la miglior lode che le si possa attribuire stia nel riconoscere che gli avvenimenti e gli atteggia_.- menti non sembrano descritti e giudicati a mi_surache si svolgevano, ma .a distanza. Vi sono infatti denunciate, da un socialista, tutte le illusioni socialiste del dopo-guerra, con la serenità di chi, djsdegnando i facili ed -equivoci successi del momento, era in grado di rivolgere la i:nente scevra di pregiudizi e d' infatuazioni, agli interessi più pern1anenti e sostanziali del proletariato. L'Autore si rendeva conto, più della prima opposizione nel mondo occidentale del mito russo, di ciò che v' era di fallace .e rischioso nella credenza che un movimento di emancipazione politica e sociale della classe operaia potesse partire proprio dalla Russia, da un .paese dove lo sviluppo capitalistico si era appena iniziato ; dove pertanto era mancata una vasta esperienza borghese e liberale, che per la struttura stessa del proletariato occidentale, forma la condizione necessaria di ogni rivendicazione socialista ; e dove anche il movimento operaio doveva per necessità risentire di tutte le deficienze e delle caotiche improvvisazioni dell'organizzazione industriale. Quale ammaestramento poteva, almeno sotto questo riguardo, offrire la Russia alle nazioni ca- • . . iblioteca Gino Sianco I

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