La Critica Politica - anno IV - n. 5 - 25 maggio 1924

• La politica economica della Lega delle Nazioni Avendo nel nostro precedente articolo (1) dimostrato che la Lega delle Nazioni è l'unica alternativa alla catastrofe della civiltà in Europa perchè data l'attuale interdipendenza tra gli Stati e dato l'attuale e crescente sviluppo della tecnica di guerra nessun Stato nazionale e nessuna coalizione di Stati nazionali bastano più a mantenere, sia pure entro i loro .·confini, la civiltà che pur si sviluppò sotto i loro auspici, passeremo ora in altri articoli a trattare dei problemi principali che aspettano dalla Lega delle Nazioni la loro soluzione. In un primo articolo tratteremo dei problemi commerciali, in un secondo dei problemi territoriali e demografici, in un terzo del problema del disarmo. In questo ci occup~remo dei problemi commerciali. In Italia i nazionalisti e i fascisti e anche qualche socialista, ad es. il Baldesi, hanno messo di moda la divisione delle nazioni in capitalistiche e proletarie, a seconda che, come l' Impero Britannico e gli Stati Uniti siano ricche, al punto di possedere U? preteso monopolio, di materie prime e di territori fertili e spopolati, o come l' Italia ne siano povere. La divisione è artificiosa e speciosa, perchè, ad es. gli Stati Uniti dipendono dall'estero per Io stagno, necessario alla loro industria alimentare, per la gomma necessaria ali' industria automobilistica, pel nickel, la juta; per la seta, la canapa, il lino e un terzo della lana; e perchè l' Impero Britannico dipende dall'estero per il suo cotone, la canapa, il lino, la seta, il rame, il petrolio, il potassio, i nitrati e molti metalli minori ornai indispensabili, come ad es. il cromio. Ma tal divisioi:ie per quanto artificiosa richiama l'attenzione su di un problema reale : quello di assicurare sicurezza ed eguaglianza d'acce~so alle materie prime necessarie per le industrie di ogni paese. Il problema, nei suoi termini essenziali, esisteva anche prima della guerra; ma la guerra l'ha rivelato nella sua urgenza. Il blocco navale degli Imperi Centrali ha rivelato ad essi e a tutti in <JUalmisura la stessa esistenza di intere popolazioni può essere alla 1nercè di chi possiede la potenza navale. D'altra parte la guerra sottomarina ha rivelato all' Inghilterra che anche la sua potenza navale, con cui nel passato essa si garantl l'accesso a tutte le materie prime necessarie alla sua vita, aveva limiti ed era esposta a rischi. L' Inghilterra non ha fin qui abusato della sua potenza navale, perchè fu conscia dal fatto che tale abuso avrebbe coalizzato il mondo intero contro di essa ; e il (1) Vedi nel fascicolo di marzo della C1Jtica l'articolo La Lega delle nazioni come necessità .storica. r iblioteca Gino Bianco

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