I L'ESEMPIOSVIZZERO VISTO DA UN SOCIALISTA 209 elettori, è fuori discussione. Ma c'è un rimedio anche ai suoi difetti, rimedio che non consiste nel sopprimerlo o nel renderlo ridicolo e impotente, ma nell' integrarlo, sottomettendo gli atti dei suoi componenti al controllo dei loro rappresentati. Questo sistema si chiama appunto diritto d'iniziativa e di referendum. E~so ha funzionato e funziona in !svizzera mirabilmente, con soddisfazione di tutti, salvo pochi acidi reazionari che han visto frustare i loro conati liberticidi ~ sospirano invano, nel chiuso del loro cuoricino, un regim~ magari simile _a.~~ello fascista. (A onor del vero queste aspirazioni reazionane non sono v1s1b1ha. d occhio nudo. Non c'è un cane in !svizzera che osi pubblicamente manifestarle) .. Quando il Parlamento ha fatto una legge se dentro tre mesi dalla sua defi:.. nitiva approvazione, non viene presentata una petizione corredata da almeno 30 titila firme chiedente che la legge in parola venga sottoposta al voto popolare (ref~rendum) entra senz'altro in vigore. C'è di più. IJ popolo, grazie al suo diritto d'iniziativa, può presentare direttamente una legge al disopra del Parlamento e per mezzo del Governo all'approvazione popolare. Il Governo non può rifiutarsi di sottoporla a referendum, purchè il · progetto sia corredato da almeno 50 mila firme. Il Parlamento non viene cosi esautorato, ma semplicemente sindacato, dai soli che possono farlo senza umiliarlo, e cioè da coloro che lo hanno creato perchè li « rappresenti » - gli elettori. Nei quattro anni ultimi hanno avuto luogo in Isvizzera 19 votazioni popolari su 19 progetti di legge, di cui qualcuno d'iniziativa popolare, la maggior parte presentati dal Governo e approvati a stragrande maggioranza dal Parlamento. Il fatto che in 4 soli anni, una massa elettorale, dai 500 ai 700 mila votanti, si sia recata per ben 19 volte alle urne è un indice consolante dell'interesse vivo, · attivo, appassionato che questo popolo, d'apparenza cosi flemmatico che par quasi apata, prende alla legislazione del proprio paese. • Ora è avvenuto che, nella maggior parte dei casi più importanti, il corpo elettorale abbia dato torto e al Governo e alla sua maggioranza parlamentare. Di questi casi, 4 sono veramente tipici e denqtano la maturità politica e l'appassionato amore per la libertà in questo popolo, che ha pure un fondo solidamente conservatore, intesa la parola nel senso letterale e sociale più che politico.· Nel giugno del 1922, con 258 mila voti contro 159 mila, bocciò una legge detta d'espulsione degli stranieri, che vulnerava il tradizionale diritto d'asilo di cui la Repubblica andò sempre fiera. Nel settembre dello stesso anno, una legge che prese il nome, dal suo presentatore, di Haeberlin, con cui venivano messe restrizioni _allalibertà di stampa e venivano creati nuovi titoli di reato contro lo Stato, venne respinta da 376 mila elettori contro 303 mila. Nel febbraio 1923 ' un'altra legge che sanciva l'arresto preventivo anche per i delitti politici fu seppellita sotto una valanga di 445 mila schede contrarie, di fronte a soli 55 mila favorevoli. E finalmente il 17 febbraio di quest'anno, l'emendamento Schultess, che modificava la legge sulle fabbriche, intaccando cosl il principio oramai codificato delle 8 ore, dopo una lotta asprissima, venne respinto con 436 mila voti contrari e 320 mila favorevoli. L'alta percentuale dei votanti dà un' idea dell' interessamento vivissimo destato dal tentativo riformistico-reazionario. Biblioteca Gino • 1anco •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==