La Critica Politica - anno IV - n. 4 - 25 aprile 1924

186 LA CRITICA POLITICA Gli elettori infidi dovranno votare o uscendo dalla cabina con la scheda aperta, in modo che i nostri rappresentanti di lista possano controllarli, oppure, dove il Presidente del seggio facesse il lavativo, si inviteranno gli elettori a dare la terza preferenza ad un candidato meno conosciuto della lista, onde poter esercitare il controllo nello spoglio delle schede. Il contegno che bisogna tenere verso gli avversari deve essere tale · da indurli a non votare, e, se votano, cercare di far dare delle preferenze sbagliate che annullano i voti di lista. Tutti i Segretari politici, telegraficamente o telefonicamente, trasmetteranno domenica, alle ore DODICI, le prin1e notizie sull'affluenza alle urne e sul contegno degli avversari- ' alle ore VENTI trasmetteranno la percentuale dei votanti e le pre- . v1s1on1. Ogni incidente deve essere imme .. diatamente segnalato. IL SEGRETARIO DELLA FEDERAZIONE FASCISTA L'altra circolare è stata attribuita alla Federazione Fascista di Avelli no che, dal canto suo, l'ha smentita. Venne pubblicata dal giornale Il Mondo del 15 aprile. È n1olto lunga e ne riproduciamo la parte sostanziale. ' < 1) Occorre assolutaniente · impe- •dire e sventare tutte le manovre avversarje. È necessario che nessuna delle altre liste, tutte egualmente nemiche, abbia voti. Nella nostra Pro-- vincia non esistono nè socialisti nè popolari. I nostri sforzi, quindi, debbono essere diretti contro le altre liste di opposizione: Amendola (~tella a 5 punte), Di Marzo (Bandiera), Rubilli (Orologio). Le due prime non hanno possibilità di raccogliere molti voti. Alla lista Orologio, intorno alla quale si sono strette le superstiti BibliotecaGino Bianco sparute schiere democratiche, bisogna assolutamente impedire di raggiungere il quoziente. È necessario, perciò, che i pochi avversari e i loro caporioni non abbiano libera circolazione nel! a giornata di donienica. < 2) Occorre combattere l'astensionismo, portando tutti gli elettori alle urne per raggiungere con tutti i mezzi un'altissima percentuale di votanti. Tale percentuale deve superare quella della elezione politica del 1921. < 3) È necessario spiegare bene, con apposite esercitazioni a tutti gli elettori specialmente analfabeti, il modo di votare. < 4) Occorre fin dall' inizio delle operazioni elettorali essere padroni assoluti dei seggi, provvedendo ad allontanare gli scrutatori di cui non si sia sicuri, e i rappresentanti delle liste avversarie. < 5) Abbiamo ragione di ritenere che i presidenti dei seggi sono in grande maggioranza fedeli e sicuri. Si possono, quindi, stabilire d'accordo con essi le modalità e le garanzie della votazione. Per quei pochi presidenti dei seggi che fossero a noi ostili, provvederà il tatto e l'energia dei segretari politici e dei rappresentanti della nostra lista, affinchè essi non abbiano a sabotare la nostra plebiscitaria votazione. < 6) È desiderabile non far funzionare la cabina. La votazione palese, impedendo le insidie degli avversari e gli eventuali tradimenti di falsi amici, assumerà l'alto solenne significato di un vero plebiscito. < 7) Là dove i presidenti dei seggi intendessero, per ostilità o per eccessivo zelo, far entrare gli elettori in cabina, si provveda a far v;otare gli elettori non sicuri o sospetti con un segno di controllo. Tale segno può essere costituito assegnando a ciascuno degli elettori uno, due o tre

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